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I tassi BCE in calo: è il momento giusto per ridurre la rata del mutuo?

Il taglio dei tassi della BCE influenzerà la rata del mutuo, con una possibile riduzione per i mutui variabili. La surroga offre risparmi immediati, ma è meglio scegliere un mutuo fisso o variabile?

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I tassi BCE in calo: è il momento giusto per ridurre la rata del mutuo?
Mutuo prima casa (©depositphotos)

Il 17 ottobre 2024, la Banca Centrale Europea (BCE) potrebbe decidere un nuovo taglio dei tassi, una mossa che potrebbe influire positivamente sulla rata di molti mutui. Secondo le stime di Facile.it, se la BCE dovesse ridurre i tassi di 25 punti base, la rata di un mutuo variabile medio potrebbe scendere di circa 18 euro al mese. Ma cosa significa questo per i mutuatari? E, soprattutto, è meglio aspettare il calo dei tassi o cercare di ottenere una surroga?

L’evoluzione della rata del mutuo variabile

Dal 2024, i mutuatari che hanno un mutuo variabile hanno visto una leggera discesa delle rate, grazie ai recenti tagli dei tassi operati dalla BCE. In particolare, nell’arco dell’anno, una riduzione di 36 euro è stata registrata per il mutuo variabile standard. Con la previsione di un ulteriore abbassamento dei tassi nei prossimi mesi, i mutuatari potrebbero beneficiare di un ulteriore risparmio: si stima infatti che la rata possa scendere di circa 38 euro entro l’inizio del 2025, con una riduzione complessiva di circa 95 euro entro la fine del 2025.

Ad esempio, se attualmente un mutuo variabile di 150.000 euro ha una rata di 714 euro, questo importo potrebbe scendere a 676 euro a gennaio 2025, con un risparmio di circa 38 euro mensili. Entro la fine del 2025, la rata potrebbe scendere ulteriormente fino a circa 620 euro, con un risparmio totale di 95 euro.

Surroga: una soluzione più rapida?

Sebbene i tagli futuri dei tassi possano portare a risparmi, per chi cerca un abbassamento immediato della rata, la surroga del mutuo potrebbe essere la scelta più vantaggiosa. Facile.it ha analizzato le offerte di surroga disponibili e ha constatato che i tassi fissi partono oggi da un TAN del 2,79%, con una rata mensile di circa 584 euro. In caso di mutuo green, il TAN scende ulteriormente al 2,64%, con una rata di 565 euro.

Per un mutuo medio di 150.000 euro, questo significa un risparmio immediato di circa 130 euro al mese. Passando da un mutuo variabile a una surroga con tasso fisso, un mutuatario potrebbe ridurre la rata da 714 euro a 584 euro, bloccando l’importo per tutta la durata del finanziamento. Inoltre, la surroga consente di cambiare il mutuo senza costi aggiuntivi, se non quelli legati all’eventuale perizia o spese amministrative minime.

Fisso o variabile: cosa conviene scegliere oggi?

Sebbene non esista una risposta univoca sulla scelta tra tasso fisso e variabile, le condizioni attuali sembrano favorire il tasso fisso. Le migliori offerte di mutuo fisso partono oggi da un TAN del 2,79%, con una rata mensile di 584 euro. D’altra parte, i tassi variabili più competitivi partono dal 4,10%, con una rata di circa 665 euro. Sebbene i tassi variabili siano destinati a scendere nei prossimi mesi, oggi la differenza con il tasso fisso è evidente, e scegliere un mutuo fisso potrebbe garantire maggiore stabilità e un risparmio immediato.

Inoltre, se si considera che un anno fa i migliori tassi fissi partivano da circa il 3,80% (con una rata di circa 650 euro), oggi la situazione è decisamente più favorevole per chi opta per un mutuo a tasso fisso.

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