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Il futuro degli edifici “intelligenti” in Italia

I sistemi di domotica e Building Automation (BACS) sono fondamentali per ridurre i consumi energetici e migliorare l’efficienza degli edifici. La Direttiva “Case Green” promuove l’adozione obbligatoria di queste tecnologie per un futuro green e smart

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Il futuro degli edifici intelligenti in Italia
Smart building (©pixabay)

Ogni anno in Italia, le famiglie e le aziende spendono in media circa 47,1 miliardi di euro per il riscaldamento e l’elettricità negli edifici. Si tratta di una cifra significativa, ma che potrebbe essere ridotta di almeno il 10% con interventi mirati su un quinto degli edifici esistenti. Tra le soluzioni che promettono di ottimizzare questi consumi e migliorare l’efficienza energetica, i sistemi di domotica e Building Automation (BACS) giocano un ruolo cruciale. Questi sistemi permettono non solo di monitorare e controllare i consumi energetici, ma anche di rendere gli edifici più intelligenti, sicuri e adattabili alle esigenze quotidiane degli utenti.

La Direttiva Europea “Case Green” e l’evoluzione verso edifici intelligenti

Con la Direttiva Europea EPBD, che entrerà in vigore dal 2024, gli edifici non residenziali più energivori dovranno adottare obbligatoriamente sistemi di automazione per il controllo dei consumi. Questo sarà esteso anche agli edifici residenziali, a partire dal 2026, con l’obiettivo di garantire una maggiore efficienza energetica e una riduzione delle emissioni di CO2. La transizione verso edifici green e smart diventa quindi una priorità non solo per i singoli proprietari, ma anche per le città e le politiche pubbliche.

Tuttavia, la diffusione di questi sistemi in Italia è ancora ostacolata da alcuni fattori, tra cui la scarsa conoscenza delle opportunità offerte dalla domotica, che interessa solo il 30% degli utenti. Inoltre, la carenza di competenze professionali e i costi di installazione elevati continuano a frenare l’adozione su larga scala.

I benefici dei sistemi BACS per la sostenibilità energetica

Nonostante le difficoltà, i benefici dei sistemi di Building Automation sono evidenti. Secondo un’indagine condotta dalla Community Smart Building, i vantaggi principali includono una gestione remota dei consumi (58%), l’aumento dell’efficienza energetica (43%) e la scalabilità dei sistemi (52%). Inoltre, per un terzo degli intervistati, l’adozione di tecnologie BACS comporta un incremento del valore dell’immobile, migliorando così anche l’attrattività sul mercato.

Oltre agli aspetti legati all’efficienza energetica, la domotica migliora anche la sicurezza e il comfort degli ambienti, rendendo l’abitazione più sicura (23%) e confortevole (14%). L’automazione consente, infatti, di regolare automaticamente temperature, luci e dispositivi, ottimizzando l’uso delle risorse in base alle necessità reali degli utenti.

Le città smart: una gestione più sostenibile delle risorse urbane

Oltre alla dimensione privata degli edifici, la domotica ha un impatto anche sulle città. Le Smart Cities, che integrano la connettività negli spazi pubblici, possono ottimizzare la gestione dei servizi urbani come l’illuminazione stradale, il riscaldamento urbano e la raccolta dei rifiuti. Tecnologie avanzate permettono di monitorare in tempo reale i consumi e le esigenze delle città, contribuendo a ridurre il traffico, ottimizzare la ricarica dei veicoli elettrici e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Un aspetto fondamentale di questa trasformazione è l’integrazione tra diversi sistemi, che richiede l’adozione di protocolli standardizzati per garantire l’interoperabilità tra le diverse tecnologie. La sicurezza dei dati e la protezione della privacy sono altrettanto cruciali, soprattutto in un contesto dove l’interconnessione tra dispositivi è sempre più diffusa.

Le sfide da affrontare per la diffusione dei sistemi BACS

Nonostante i numerosi benefici, l’adozione di sistemi di domotica e Building Automation è ostacolata da diverse barriere. La mancanza di interoperabilità tra i diversi dispositivi (46%) e la complessità dell’installazione (46%) sono tra le difficoltà più rilevanti. Inoltre, il costo iniziale dell’installazione rappresenta ancora un ostacolo per molte famiglie e aziende, mentre la preoccupazione per la sicurezza dei dati è una tematica che necessita di maggiore attenzione.

Per superare queste difficoltà, è essenziale investire nella formazione degli operatori del settore e incentivare politiche di sensibilizzazione riguardo i vantaggi della domotica, non solo in termini di risparmio energetico, ma anche di miglioramento della qualità della vita. La creazione di un mercato del lavoro qualificato, con l’introduzione di circa 200.000 posti di lavoro specializzati, rappresenta un’altra opportunità per rilanciare l’industria e promuovere la sostenibilità.

Un futuro green e intelligente

La transizione verso un’Italia più sostenibile passa attraverso la modernizzazione degli edifici, e i sistemi di Building Automation sono tra le soluzioni più promettenti per raggiungere questo obiettivo. L’integrazione delle tecnologie smart e l’adozione di pratiche di automazione possono ridurre significativamente i consumi energetici, migliorare l’efficienza delle città e rendere gli edifici più sicuri e confortevoli. Tuttavia, per accelerare questa trasformazione, è fondamentale abbattere le barriere esistenti, promuovere la formazione e garantire un approccio integrato che coinvolga tanto gli operatori quanto i cittadini. Con un impegno coordinato, l’Italia può diventare un esempio di smart city e di edilizia sostenibile, pronta ad affrontare le sfide ambientali e sociali del futuro.

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