Casa
Mercato immobiliare 2025: bene gli acquisti (+12%), ma gli affitti rallentano
Nel 2025 cresce la domanda di case in vendita (+12,4%) mentre cala quella d’affitto (-16,5%). Prezzi in aumento: +2,6% per le vendite e +6% per i canoni. Segnali di fiducia per il mercato residenziale

Il mercato immobiliare italiano conferma nel terzo trimestre del 2025 un trend ormai consolidato: le compravendite riprendono vigore, mentre il settore degli affitti mostra i primi segnali di rallentamento. Secondo l’Osservatorio di Immobiliare.it Insights, la pressione di domanda per le case in vendita è aumentata del +12,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre quella per le locazioni è diminuita del 16,5%.
Vendite in crescita e fiducia dei compratori
L’aumento della domanda di acquisto è alimentato da una rinnovata fiducia da parte degli italiani e da una maggiore stabilità economica. Come sottolinea Paolo Giabardo, Direttore Generale di Immobiliare.it, il 2025 segna “una ripresa graduale ma solida delle compravendite, favorita da condizioni creditizie in lieve miglioramento”. Parallelamente, l’offerta di immobili in vendita è leggermente calata (-1,3%), generando una dinamica di mercato più competitiva. Sul fronte dei prezzi, si registra un aumento del +2,6% con un valore medio di 2.114 €/mq.
Affitti in difficoltà: canoni in aumento e domanda in calo
Al contrario, il mercato delle locazioni mostra tensioni crescenti: i canoni medi sono saliti del +6%, raggiungendo i 14,3 €/mq, un ritmo di crescita più che doppio rispetto a quello delle vendite. La domanda di affitto è in calo in tutte le macroaree del Paese, con il Centro Italia che registra la flessione più marcata (-19,6%). La combinazione di prezzi elevati e salari fermi rende più difficile per molte famiglie sostenere i costi della locazione, spingendo una parte dei locatari a orientarsi verso l’acquisto.
Le differenze territoriali: Nord in ripresa, Sud più stabile
Nel comparto vendite, la crescita è generalizzata: le Isole segnano il maggiore incremento della domanda (+15,3%), seguite da Nord-Ovest e Centro. Il Nord-Est, invece, si distingue per la crescita più forte dei prezzi (+4,6%). Sul fronte opposto, Sud e Isole registrano variazioni minime nei valori medi di vendita (+0,9% e +0,7%).
Nel comparto affitti, invece, la Valle d’Aosta è la regione più cara con 22 €/mq, seguita da Lombardia (18,7 €/mq) e Toscana. Le città più costose restano Milano (22,5 €/mq) e Firenze (21,3 €/mq), mentre Roma cresce a 18,2 €/mq (+11,2% in un anno). Per contro, Basilicata e Calabria restano le regioni più economiche sia per affitti sia per vendite.
Il bilancio del 2025: compravendite in ripresa, locazioni in stallo
Il 2025 si avvia a chiudersi con un mercato immobiliare a doppia velocità. Da un lato, la ripresa delle compravendite conferma la fiducia dei consumatori e la voglia di stabilità; dall’altro, il rallentamento del mercato degli affitti riflette un contesto di difficoltà economiche e squilibri tra domanda e offerta.
Il futuro, secondo gli esperti, dipenderà dall’andamento dei tassi d’interesse e dalle politiche di incentivo all’acquisto che potrebbero favorire ulteriormente il mercato residenziale.
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