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Mutui, BCE verso il taglio dei tassi: sarà l’ultimo ribasso del 2025?

Il 5 giugno la BCE dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base, ma potrebbe essere l’ultimo ribasso. I mutui variabili caleranno leggermente, ma il vantaggio è minimo. Meglio il fisso o il variabile? Tutto dipende dal profilo del mutuatario

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Mutui casa (© Depositphotos)

Il 5 giugno 2025 la Banca Centrale Europea si riunirà per decidere sui tassi d’interesse e, secondo gli analisti, un taglio di 25 punti base sembra ormai quasi certo. Un intervento che potrebbe segnare l’ultima riduzione del costo del denaro prima di una lunga fase di stabilizzazione. Ma quali saranno le conseguenze sui mutui a tasso variabile e fisso? E come dovrebbero orientarsi oggi i nuovi mutuatari?

Un possibile taglio della BCE: quali effetti sulle rate dei mutui?

Secondo i dati di Facile.it e Mutui.it, se il previsto taglio dei tassi si concretizzerà, un mutuo a tasso variabile standard potrebbe scendere da 618 euro a 601 euro al mese, con un risparmio di circa 17 euro mensili.

Le proiezioni dei Futures sull’Euribor a 3 mesi, aggiornate al 28 maggio 2025, suggeriscono che il tasso continuerà a calare fino a fine anno, toccando il minimo con una rata mensile media intorno ai 597 euro, per poi stabilizzarsi nel 2026. Tuttavia, la discesa delle rate sembra giunta al capolinea, e molti analisti escludono ulteriori ribassi significativi dopo quello atteso a giugno.

Fisso o variabile? Il dilemma di chi richiede un mutuo oggi

La domanda cruciale per chi sta per sottoscrivere un mutuo è: meglio il fisso o il variabile?

Le simulazioni aggiornate al 29 maggio 2025 indicano che sono disponibili prime offerte a tasso variabile più vantaggiose rispetto al fisso:

  • Tasso variabile: Tan 2,53% con rata di 567 euro
  • Tasso fisso: Tan 2,66% con rata di 575 euro

Il vantaggio per ora è contenuto e riguarda solo alcune specifiche combinazioni di durata e LTV (Loan to Value). La maggior parte delle proposte sul mercato continua a premiare la sicurezza del tasso fisso.

Spread e convenienza: cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Un possibile cambio di scenario potrebbe avvenire se le banche decidessero di spingere di nuovo i mutui a tasso variabile, riducendo lo spread. Attualmente, lo spread medio sui variabili è attorno ai 65 punti base, mentre per i mutui a tasso fisso si mantiene sotto i 30 punti base.

Con una riduzione degli spread, i tassi variabili potrebbero tornare ad essere concretamente competitivi, soprattutto per chi prevede un abbassamento dei tassi nel medio termine.

La scelta giusta dipende dal profilo del mutuatario

Gli esperti sottolineano che non esiste una scelta universalmente corretta tra fisso e variabile. La decisione dipende da diversi fattori:

  • Caratteristiche del mutuatario
  • Tipo di immobile acquistato
  • Propensione al rischio

In una fase ancora incerta del mercato, affidarsi a un consulente esperto può fare la differenza, aiutando a selezionare la proposta più adatta alle proprie esigenze.

Cosa conviene oggi?

Scegliere un mutuo a tasso variabile oggi può offrire un piccolo vantaggio iniziale, ma comporta il rischio di aumenti futuri delle rate. Il tasso fisso, invece, permette di bloccare condizioni ancora favorevoli e godere di stabilità a lungo termine.

In attesa della riunione della BCE del 5 giugno, chi è in procinto di richiedere un mutuo dovrebbe valutare attentamente le proprie esigenze finanziarie e le dinamiche del mercato, che si avvia verso una nuova fase di equilibrio.

Come è cambiata la rata da gennaio 2022 ad oggi:

Mese Tasso (TAN) Rata mensile Aumento rata rispetto a gennaio 2022
Gennaio 2022 0,67% 456 €
Gennaio 2023 3,33% 619 € 163 €
Gennaio 2024 5,16% 748 € 292 €
Gennaio 2025 4,02% 666 € 210 €
Giugno 2025 3,31% 618 € 162 €
Ipotesi taglio BCE giugno –
calo Euribor di 25 punti base
3,06% 601 € 145 €

Come potrebbe cambiare la rata variabile di un mutuo medio secondo le previsioni dei Futures sugli Euribor (aggiornati al 28/05/2025)?

Mese Tasso (TAN) Rata mensile Calo rispetto a giugno 2025
Dicembre 2025 2,99 % 597 € -21 €
Giugno 2026 2,98% 596 € -22€

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