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Economia & Lavoro

L’importanza della prevenzione: il diktat del mondo del lavoro

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Operaio al lavoro
Operaio al lavoro (© Depositphotos)

La buona notizia è che da decenni il numero dei morti sul lavoro è in calo. La cattiva notizia è che il fenomeno è ancora a livelli preoccupanti: secondo l’Istat in media ogni giorno 3 persone muoiono per un incidente mentre svolgono la loro professione.

Una tragedia a livello umano nella quale tutti si devono sentire coinvolti: da una parte le aziende, che hanno la responsabilità di mettere in atto ogni azione possibile per prevenire i pericoli; dall’altra i lavoratori, che devono rispettare i regolamenti e prestare attenzione anche e soprattutto nello svolgimento di mansioni ripetitive.

Poi c’è lo Stato, che deve vigilare su quanto viene fatto. Dal 2008 è stato reso obbligatorio il Documento di Valutazione dei Rischi, in acronimo DVR, utile a identificare, valutare e analizzare i rischi presenti nell’ambiente. Lo scopo è quello di introdurre dispositivi di sicurezza o procedure che garantiscano l’incolumità dei lavoratori. Una operazione complessa e delicata che va affidata a esperti del settore rivolgendosi a Divuerre, piattaforma di riferimento per documenti e risorse sulla sicurezza sul lavoro.

I dati del 2024

Il primo trimestre del 2024 ha fatto registrare 191 morti bianche: così si chiamano i decessi sul posto di lavoro. In tutto il 2023 gli incidenti con esito mortale sono stati 1.041. Bisogna però pensare al di là dei numeri, statistiche e raffronti. Ogni unità è una persona, una famiglia che si vede crollare il proprio mondo, con conseguenze psicologiche e anche economiche.

Per questo i datori di lavoro hanno obblighi legali ma anche morali; mettersi in regola valutando i rischi del proprio ambiente salva delle vite e, cosa meno impattante ma comunque importantissima, assicura un sereno futuro all’azienda stessa.

Come si fa un DVR

Stendere un documento di valutazione dei rischi è un processo articolato che deve seguire step ben precisi. Si parre da una analisi degli spazi, gli strumenti usati, i dispositivi in dotazione e anche dei device, per poi passare al modo in cui si svolgono le mansioni e i processi di produzione. È da questa fotografia che si possono individuare tutti i possibili rischi e adottare le necessarie misure preventive: si va dall’introduzione di accessori di protezione personale alle modifiche di tempi e metodi di produzione.

Nessun luogo è privo di pericoli, per questo il DVR è obbligatorio per qualsiasi azienda abbia almeno 1 dipendente.

Quanto costa

La sicurezza delle persone vale più del denaro, ma quando si dirige una azienda non bisogna mai farsi prendere dall’emotività. È un errore fingere di non vedere i rischi pensando che tanto andrà tutto bene esattamente come lo è non tenere sotto controllo le spese. Il DVR è un investimento necessario e fortunatamente nemmeno troppo alto: si parte dai 300 euro per le attività più piccole, si sale a 700 euro di media per aziende con contenuto livello di rischio per arrivare a superar i 1000 euro in contesti più complessi.

Da segnalare infine che, nel caso di apertura di nuove attività, l’azienda ha fino a un massimo di 90 giorni per mettersi in regola, evitando così le sanzioni previste. Per il proprio interesse, comunque, effettuare la valutazione ancora prima di accogliere i dipendete è un enorme vantaggio.

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