Europa
Emmanuel Macron: «Nessuna escalation, solo difesa dell’Europa e dell’Ucraina»
Emmanuel Macron inizia la campagna per le europee sottolineando il sostegno alla difesa ucraina, nonostante le polemiche. Conferma l’impegno francese in difesa, senza escludere l’invio di truppe per sminamento e addestramento
Recentemente, Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica Francese, ha generato notevoli discussioni internazionali a seguito di dichiarazioni riguardanti la possibile partecipazione di truppe terrestri Nato in Ucraina, sollevando preoccupazioni su potenziali nuove tensioni in un contesto globale già teso. Il suo Ministro della Difesa, Sébastien Lecornu, ha successivamente precisato che, benché questa opzione non sia attualmente considerata, le truppe Nato potrebbero svolgere un ruolo cruciale in attività non combattenti, come lo sminamento e l’addestramento delle forze ucraine.
A meno di tre mesi dalle elezioni europee, Macron ha scelto di rivolgersi direttamente ai cittadini attraverso una trasmissione televisiva sui canali Tf1 e France 2, segnando ufficialmente l’inizio della sua campagna elettorale. Concentrandosi sul sostegno all’Ucraina, Macron e il suo partito Renaissance puntano a distinguersi criticando l’opposizione, in particolare il Rassemblement National e La France Insoumise, accusati di adottare posizioni filo-russe. Questa settimana, l’approvazione di un accordo bilaterale di sicurezza con l’Ucraina da parte dell’Assemblea nazionale e del Senato francese ha messo in luce le divisioni interne al paese sul livello di supporto da fornire a Kiev.
Macron a Berlino: dialogo e cooperazione
In un contesto di crescenti divergenze tra i partner europei, Macron si prepara a partecipare al Triangolo di Weimar a Berlino, insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz e al premier polacco Donald Tusk. Questo incontro rappresenta un’opportunità fondamentale per discutere e consolidare il sostegno all’Ucraina, ribadendo l’importanza della solidarietà europea di fronte alle sfide poste dall’aggressione russa.
Durante un’intervista tesa, Macron ha ribadito con forza che la Francia non è responsabile dell’escalation delle tensioni, puntando il dito contro l’aggressività della Russia e la violazione degli accordi di Minsk. Sottolineando l’impatto dell’invasione dell’Ucraina sulla sicurezza europea e la vita quotidiana dei cittadini, il presidente francese ha difeso l’approccio del suo governo, inclusa la possibilità di un impegno militare non aggressivo in Ucraina per addestramento, ricostruzione, sminamento e protezione dei confini dell’Est Europa.
La sicurezza europea dipende dall’Ucraina
Riaffermando il principio dell'”autonomia strategica” della Francia, Macron insiste sulla necessità di una difesa europea che non implichi una capitolazione dell’Ucraina, enfatizzando l’importanza di una Kiev forte e sovrana per la sicurezza del continente. La candidatura dell’Ucraina all’Unione Europea diventa simbolo di un impegno verso la pace, basato su un rifiuto di compromessi sulla sovranità e i diritti del paese aggredito.
Infine, Macron chiarisce che la Francia non cercherà un confronto diretto, puntando invece su un supporto che rafforzi la posizione dell’Ucraina senza alimentare ulteriori conflitti. Questa strategia si basa sul riconoscimento che, per assicurare la pace in Ucraina e in Europa, è necessaria una posizione di forza, pronta ad adottare tutte le misure necessarie per impedire una vittoria russa, nel rispetto dei principi di difesa e non aggressione.
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