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La nuova politica tedesca? Cannabis legale per tutti!

Il Bundestag tedesco ha approvato la legalizzazione della cannabis. Dall’1 aprile, i maggiorenni potranno portare fino a 25g, mirando a combattere il mercato nero e ridurre i profitti della criminalità. La legge solleva dibattiti su salute pubblica e priorità nazionali.

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Uomo si prepara una "canna"
Uomo si prepara una "canna" (© Depositphotos)

In un’epoca dove il cambiamento è all’ordine del giorno, la Germania decide di fare un balzo in avanti – o, a seconda della prospettiva, una deviazione verso il “verde”. Il Bundestag, con una mossa che ha fatto storcere il naso a più di un conservatore e sollevato un sopracciglio tra gli osservatori internazionali, ha detto “sì” alla legalizzazione della cannabis. Dal primo di aprile, un giorno noto per scherzi e sorprese, la Germania abbraccerà ufficialmente questa decisione, rendendola tutto tranne che uno scherzo.

Immaginate le scene sulle strade di Berlino, Monaco, e oltre: giovani e meno giovani che passeggiano liberamente, con in tasca fino a 25 grammi di marijuana, il corrispettivo di circa 75 spinelli, pronti per un consumo “personale”. Il deputato Stephan Pilsinger, apparentemente preoccupato, ci fa notare questo dettaglio non trascurabile, forse temendo che le strade si trasformino in un festival permanente del “relax”.

La “buona erba”

La maggioranza tripartitica ha spinto la legislazione attraverso le porte del Bundestag, nonostante le proteste dell’Unione democristiana. La loro speranza? Colpire duro contro il mercato nero e i guadagni della criminalità organizzata. Il ministro della Sanità, Karl Lauterbach, un vero paladino della causa, ci assicura che solo la “buona erba”, con una percentuale di THC controllata, potrà attraversare le soglie dei negozi legalizzati. Dopotutto, non vogliamo che la popolazione si trasformi in un ammasso di individui ansiosi o depressi, ma piuttosto che godano degli effetti calmanti di una “maria” di qualità.

E poi ci sono i “club della cannabis”, destinati a spuntare come funghi in alcune città tedesche, posti dove i cittadini potranno consumare liberamente. Un’idea che ha sollevato qualche sopracciglio tra le autorità locali e le forze dell’ordine, preoccupate per l’impatto su ordine pubblico e salute.

Cannabis di distrazione di massa

Non mancano le voci critiche, come quella di Simone Borchardt, che vede nella legge una distrazione da problemi ben più pressanti che affliggono il Paese. Eppure, l’ardente desiderio di “rinfrescare” l’immagine politica e di distogliere l’attenzione dalle crisi potrebbe aver giocato un ruolo chiave in questa decisione audace.

Mentre il Bundesrat si prepara a esaminare questa legge, che potrebbe alleggerire il peso sulle spalle delle aziende ma gravarlo su quelle delle famiglie, la domanda sospesa nell’aria è: la Germania sta per diventare il nuovo paradiso per gli amanti della cannabis o siamo di fronte a un esperimento sociale destinato a insegnarci una lezione importante?

Nel frattempo, in Italia, Elly Schlein guarda con interesse al modello tedesco, suggerendo un percorso simile. Tra battaglie per il matrimonio egualitario e la legalizzazione della cannabis, sembra che il vento del cambiamento stia soffiando forte anche al di là delle Alpi.

In conclusione, mentre il primo di aprile si avvicina, uno non può fare a meno di chiedersi se questo passo audace della Germania sarà ricordato come un colpo di genio o un folle azzardo. Una cosa è certa: il mondo osserva, forse con un pizzico di invidia, forse con una dose di scetticismo, mentre la Germania si appresta a entrare nella sua era “verde”.

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