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Europa

Nuova guida per la NATO: Mark Rutte alla prova delle “tensioni nucleari” con la Russia

Mark Rutte sarà il nuovo segretario generale della NATO, succedendo a Jens Stoltenberg, mentre Vladimir Putin reagisce con minacce nucleari, aumentando le tensioni globali

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Mark Rutte
Mark Rutte, nuovo Segretario Generale della NATO (© UE)

L’ex premier olandese Mark Rutte è stato designato come successore di Jens Stoltenberg alla guida della NATO. Questa decisione segue il ritiro del presidente rumeno Klaus Iohannis, che ha garantito il suo supporto a Rutte. Il passaggio di consegne ufficiale è previsto per il 2 ottobre, al termine della proroga del mandato di Stoltenberg, ma potrebbe avvenire informalmente già nel vertice americano del 9 luglio.

Mark Rutte, una carriera politica di lunga durata

Mark Rutte, liberale di lunga data, ha guidato il VVD olandese dal 2006 e ha ricoperto il ruolo di premier dal 2010. Conosciuto come il “teflon” della politica per la sua abilità di far scivolare via le critiche, è stato il secondo leader europeo più longevo dopo Angela Merkel. Rutte è un politico esperto, capace di interpretare i cambiamenti e di adattarsi a nuovi attori sulla scena internazionale.

Relazioni internazionali e mediazione

Nonostante fosse considerato un “falco” e spesso critico verso l’Italia, oggi Rutte è uno dei principali interlocutori di Giorgia Meloni. Il viaggio in Tunisia del “Team Europe”, che ha visto la presenza di Rutte, della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e del premier italiano, ha segnato un punto di svolta. Durante questa visita, è stato siglato un pacchetto di aiuti da 255 milioni di euro per la Tunisia, destinato alla gestione dei flussi migratori.

Sostegno all’Ucraina e visione strategica

Recentemente, dopo il G7, Rutte ha partecipato al summit per la pace in Ucraina in Svizzera, promettendo che i Paesi Bassi continueranno a sostenere l’Ucraina “in ogni modo possibile, per tutto il tempo necessario e con tutto il sostegno necessario”. Durante la Conferenza di Monaco di febbraio, ha sollecitato tutti i Paesi dell’UE a concentrare gli sforzi sulla difesa piuttosto che sulle dinamiche politiche statunitensi, promuovendo un incremento della produzione e della spesa per i sistemi di difesa.

Un mediatore nei momenti cruciali

Rutte non è solo un sostenitore dell’austerità, ma anche un abile mediatore. Ha saputo gestire le relazioni con l’allora presidente americano Donald Trump durante un periodo di tensioni con l’UE, affermando: “Mi piace questo tizio!”. Questa capacità di mediazione potrebbe rivelarsi utile nel caso di un ritorno di Trump alla Casa Bianca, favorendo una relazione produttiva e non conflittuale con la NATO.

Le reazioni della Russia

Il Presidente russo, Vladimir Putin (© Agenzia Fotogramma)

Il Presidente russo, Vladimir Putin (© Agenzia Fotogramma)

Mentre la decisione dei 32 membri della NATO su Rutte veniva resa pubblica, Vladimir Putin, impegnato in un tour asiatico, non ha mancato di esprimere il suo pensiero sull’Occidente con tre messaggi chiave. Primo, ha dichiarato che Mosca potrebbe fornire armi ad altri Paesi in risposta alla consegna di armi occidentali all’Ucraina. Secondo, ha annunciato una revisione della dottrina nucleare russa, abbassando la soglia per l’uso delle armi nucleari. Terzo, ha avvertito che la NATO si sta spostando verso l’Asia, creando una minaccia per tutti i Paesi della regione, inclusa la Federazione Russa.

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