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Europa

Von der Leyen tra conservatori e socialisti: l’Europa verso una nuova crisi?

Von der Leyen deve affrontare la sfida di integrare i conservatori europei come Orbán, Fico e Le Pen, mentre la candidatura di Fitto e altre tensioni politiche minano la nuova Commissione Europea.

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Giorgia Meloni con Ursula Von der Leyen
Giorgia Meloni con Ursula Von der Leyen

La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si trova a gestire una serie di problematiche politiche mai affrontate prima, acuite dai risultati delle recenti elezioni. La vittoria di partiti conservatori e patriottici in paesi come l’Ungheria di Viktor Orbán e la Slovacchia di Robert Fico, così come il crescente peso di Marine Le Pen in Francia, rappresentano una sfida per l’approccio che l’Unione Europea ha adottato negli ultimi decenni.

La questione centrale è: integrare questi nuovi protagonisti in un’alleanza più inclusiva o continuare con una coalizione composta da socialisti, liberali e popolari lontani dalle radici cristiane e conservatrici?

La questione Raffaele Fitto: un boicottaggio politico?

Il caso del candidato italiano Raffaele Fitto, esponente dei Conservatori Europei, è emerso come un simbolo delle tensioni all’interno delle istituzioni europee. Fitto, sostenuto apertamente da figure di rilievo del Partito Democratico come Vincenzo De Luca e Francesco De Caro, ha dovuto affrontare l’opposizione del gruppo Socialisti & Democratici, guidato da Elly Schlein. I socialisti, insieme ai Verdi e ai Liberali, avevano inizialmente promesso di bloccare la sua candidatura, ma la situazione sembra essersi parzialmente distesa nelle ultime ore.

Le tensioni all’interno della Commissione: una guerra annunciata

La nuova Commissione Europea si prepara a vivere una vera e propria “guerriglia parlamentare”, con almeno dieci candidati già sotto i riflettori. Tra questi, oltre a Raffaele Fitto, spiccano nomi come l’ungherese Olivér Várhelyi, vicino a Orbán, e la liberale belga Hadja Lahbib, accusata di avere legami con Russia e Iran. Le tensioni sono particolarmente forti tra i socialisti, che si vedono assegnare solo quattro seggi nella nuova Commissione, contro i 15 del Partito Popolare Europeo.

I problemi della Von der Leyen e il futuro della Commissione

La gestione della presidenza Von der Leyen è ora messa alla prova da numerosi fattori, tra cui la necessità di bilanciare le tensioni tra i vari gruppi politici europei. La data di presentazione dei nuovi commissari è stata già posticipata al 17 settembre, ma i problemi sembrano essere ben lontani dall’essere risolti. La questione della candidata slovena Marta Kos, ex membro dei servizi segreti dell’ex Jugoslavia, potrebbe causare ulteriori ritardi, rendendo la situazione ancora più complicata.

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