Esteri
Zelensky e l’idea di attaccare in Russia: le rivelazioni del “Washington Post”
Dai leak del Pentagono emersi su Discord i piani del presidente ucraino per operazioni oltre confine. Obiettivo: guadagnare una posizione più
NEW YORK – Volodymyr Zelensky voleva colpire la Russia all’interno dei suoi confini. Il Washington Post riporta alcuni leak del Pentagono che dipingono uno Zelensky dall’istinto “aggressivo”, ben diverso da quell’immagine di “uomo calmo e stoico che affronta la brutale” invasione russa.
Il leader di Kiev “si è guadagnato la fiducia dei governi occidentali rifiutando di usare le armi che gli sono state fornite per colpire la Russia in casa, ma in privato ha proposto una direzione ben più audace”, scrive il Washinton Post riportando alcune delle ipotesi avanzate da Zelensky. Fra queste “l’occupazione di villaggi in Russia per avere più leva su Mosca, il bombardamento di un oleodotto che trasporta petrolio dalla Russia all’Ungheria e l’uso di missili a lungo raggio per colpire la Russia nei sui confini”.
Le «carte segrete» di Zelensky
Le carte segrete fanno riferimento ad alcuni incontri degli ultimi mesi. In uno alla fine di gennaio Zelensky aveva suggerito che Kiev conducesse “attacchi in Russia” mentre le truppe a terra entravano nel territorio nemico e “occupavano non specificate città russe di confine”, si legge in uno dei documenti bollati come top secret. Una mossa che aveva come obiettivo quello di consentire a “Kiev di guadagnare maggiore leva nelle discussioni con Mosca”.
In un altro incontro a febbraio con il generale Valery Zaluzhny, Zelensky aveva espresso la sua “preoccupazione” sul fatto che l’Ucraina non aveva “missili di lungo raggio capaci di raggiungere i dispiegamenti di truppe russe in Russia”. Il presidente ucraino aveva quindi “suggerito di attaccare alcune località a Rostov”, una regione della Russia occidentale, usando droni. Alla metà di febbraio incontrando il vice premier Yuliya Svrydenko, Zelensky aveva quindi suggerito che l’Ucraina facesse “saltare” l’oleodotto dell’era sovietica Druzhba che fornisce petrolio all’Ungheria.
Una “minaccia”, secondo l’intelligence americana, senza significato: Zelensky stava “esprimendo la sua rabbia nei confronti dell’Ungheria” e probabilmente si è lasciato andare a “minacce iperboliche e senza senso”, è riportato in uno dei documenti citati dal Washington Post.
Zelensky a Scholz: «Sosteneteci nella consegna dei caccia»
“Gli aerei da guerra saranno l’argomento della seconda parte dei nostri colloqui. Lavoriamo a formare una coalizione di combattimento con i caccia. Mi rivolgerò ai tedeschi per chiedere alla Germania di farne parte”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Berlino.
Zelensky ha esortato la Germania a sostenere la sua richiesta di ottenere jet da combattimento dall’Occidente, in vista di una controffensiva contro l’invasione russa. Durante la visita a Berlino, Zelensky ha detto che avrebbe affrontato la questione con il cancelliere Olaf Scholz, aggiungendo che “non è una questione facile”. “Stiamo lavorando alla creazione di una coalizione di jet da combattimento… Oggi farò appello alla Germania affinché sostenga l’Ucraina in questa coalizione”, ha dichiarato.
Mosca: «Colpiti siti di armi occidentali in Ucraina»
Il ministero della Difesa russo ha reso noto che gli attacchi della notte a Ternopil (in Ucraina occidentale) e Petropavlivka, nella regione orientale di Dnipropetrovsk, hanno “colpito” siti di armi occidentali. Sia nell’Est che nell’ovest dell’Ucraina.
Secondo le forze speciali del Gruppo Sud della Federazione, l’esercito russo ha preso il pieno controllo di una sezione dell’autostrada vicino al villaggio di Novokalinovo vicino ad Avdiivka, nel Donetsk, uno dei fronti dove si concentrano le battaglie. Lo riporta Ria Novosti. “Siamo sul tratto della strada H20, l’area dell’insediamento di Novokalinovo. Il tratto di strada è sotto il nostro controllo.
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