Italia
“Fateci ascoltare i dialoghi”: l’IFAB dice no al VAR in diretta
In mezzo a un crescente dibattito sulla trasparenza del VAR in Premier League, l’International Football Association Board (IFAB) rifiuta la proposta di trasmettere in diretta le conversazioni audio tra gli arbitri durante le revisioni VAR
Le controversie legate all’uso del VAR (Video Assistant Referee) non sono un fenomeno nuovo, ma hanno recentemente guadagnato ulteriore visibilità grazie ad alcune decisioni in Premier League. Partite come Tottenham-Liverpool e Wolverhampton-Newcastle hanno sollevato dubbi e polemiche, con i club e i tifosi che chiedono maggiore trasparenza nel processo decisionale del VAR.
La posizione dell’IFAB
Lukas Brud, il segretario e direttore generale dell’IFAB, ha chiarito la posizione dell’organizzazione durante un’intervista con la BBC. Secondo Brud, rendere pubbliche le conversazioni in diretta durante una revisione VAR sarebbe “controproducente” a causa del numero di persone coinvolte e la natura “caotica” delle comunicazioni. L’IFAB ha approvato test sulla trasmissione in diretta delle decisioni per aumentare la trasparenza, ma resta contrario all’idea di trasmettere l’audio completo delle discussioni.
Mentre sport come il rugby e il cricket permettono la trasmissione delle conversazioni tra gli arbitri, Brud sostiene che il calcio è un caso a sé. Secondo lui, ogni parola pronunciata dagli arbitri verrebbe analizzata dai media, creando un ambiente rischioso per gli stessi.
Open VAR in Italia: compromesso accettabile?
In Italia, il programma “Open VAR” su Dazn offre una sorta di compromesso, permettendo al pubblico di ascoltare le conversazioni tra arbitri, ma con una settimana di ritardo per evitare interferenze con il lavoro del Giudice sportivo. Secondo l’IFAB, però, i tempi non sono ancora maturi per introdurre una simile pratica in diretta nel calcio globale.
La decisione dell’IFAB sembra aver solamente infiammato ulteriormente le polemiche. Mentre l’organizzazione difende la sua posizione citando la complessità e i rischi associati alla trasmissione delle conversazioni del VAR, club e tifosi continuano a chiedere maggiore trasparenza. In un contesto in cui ogni decisione è esaminata alla lente d’ingrandimento, il dibattito sul VAR e la trasparenza sembra essere lungi dall’essere risolto.
Nicola Rizzoli parla di Open VAR e innovazioni arbitrali
L’ex designatore arbitrale Nicola Rizzoli condivide le sue riflessioni sulle recenti innovazioni nel mondo dell’arbitraggio, come l’Open VAR e il tempo effettivo di gioco, durante la celebrazione del centenario della Sezione Arbitri di Napoli.
Nicola Rizzoli ha espresso un giudizio positivo sull’Open VAR, definendolo come “un tentativo” che “va accolto in maniera intelligente”. Secondo Rizzoli, il programma rappresenta un impegno verso la trasparenza e dimostra che “non c’è mai stato nulla da nascondere”.
Tempo effettivo
Rizzoli ha anche toccato il tema del tempo effettivo di gioco, distinguentosi dal “gioco effettivo”. Ha sottolineato l’importanza di garantire che tutte le squadre abbiano la possibilità di giocare lo stesso minutaggio. Nel contesto dei Mondiali, Rizzoli ha osservato un aumento nel tempo di recupero, attribuendolo ai comportamenti dei calciatori e alle dinamiche in campo.
VAR a chiamata
Riguardo alla proposta del VAR a chiamata, Rizzoli ha affermato che “al momento non c’è nessuna informazione che si possa dare”, lasciando intendere che il concetto è ancora in fase di valutazione e discussione.
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