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Trasparenza mancante e soluzioni obsolete: Candia critica il progetto dell’inceneritore in Liguria

Selena Candia solleva il velo sull’inceneritore in Liguria: lo studio del Rina alimenta le polemiche e le critiche sulla trasparenza decisionale

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Fumo dalle torri di un inceneritore ( © Depositphotos)

La consigliera regionale della Lista Sansa, Selena Candia, solleva il velo su un aspetto controverso del progetto di costruzione di un inceneritore in Liguria: il mistero che avvolge lo studio commissionato al Rina.

Candia denuncia un’inquietante mancanza di trasparenza da parte della giunta regionale riguardo al progetto. Nonostante le numerose richieste, lo studio del Rina non è stato ancora mostrato né ai cittadini né ai consiglieri regionali. Questa mancanza di comunicazione solleva domande sulla reale motivazione dietro tale segretezza: un silenzio che, secondo la consigliera, potrebbe essere strumentalizzato in vista delle elezioni europee e amministrative di giugno.

Criticità progettuali

La critica di Candia si concentra anche sui criteri adottati per la progettazione dell’inceneritore. Lo studio sembra essere stato basato su presupposti discutibili: un impianto di dimensioni ridotte, in un contesto di raccolta differenziata al 65%, percentuale già obsoleta secondo le normative europee vigenti dal 2012.

La consigliera evidenzia l’obsolescenza dell’inceneritore come soluzione ai problemi legati ai rifiuti nel 2024. Candia sottolinea i suoi impatti ambientali negativi, la mancanza di incentivi alla raccolta differenziata e il contrasto con il paradigma dell’economia circolare, fondamentale per il futuro sostenibile.

Oltre l’incenerimento: soluzioni alternative

Selena Candia propone un approccio alternativo e più sostenibile. Suggerisce di esplorare accordi interregionali con regioni circostanti che dispongono di impianti sottoutilizzati, come Parma e Torino, anziché costruire un nuovo inceneritore. Questa soluzione potrebbe non solo risolvere il problema dei rifiuti, ma anche ridurre i costi per i cittadini.

Economia circolare: la via del futuro

La consigliera regionale ribadisce l’importanza di abbandonare la logica dell’incenerimento a favore dell’economia circolare. Candia richiama l’attenzione sulla necessità di ridurre la produzione di rifiuti alla fonte, promuovendo il riuso e la riparazione. Questo approccio, sostiene, è non solo possibile ma anche fondamentale per un futuro sostenibile.

Investire nel cambiamento

La posizione di Selena Candia riflette una chiara opposizione alla costruzione dell’inceneritore in Liguria. La consigliera invita a investire nelle alternative, adottando un approccio orientato verso l’economia circolare. La sfida, sottolinea, è quella di credere e investire in un cambiamento che possa garantire un futuro più sostenibile per la regione e per l’ambiente nel suo complesso.

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