Maltempo in Liguria: un milione e 350mila euro per rinascere

Lunedì 11 marzo 2024 segna una svolta per la Regione Liguria, colpita duramente dagli eventi meteorologici dei mesi scorsi. Il Governo ha ufficialmente riconosciuto lo stato di emergenza richiesto, aprendo le porte a un contributo significativo per mitigare i danni e sostenere la popolazione colpita.

Contributo cruciale dal fondo nazionale per le emergenze

Il contributo, ammontante a un milione e 350mila euro, sarà prelevato dal Fondo per le emergenze nazionali, affiancando il milione e mezzo già stanziato dalla Regione Liguria. Questa iniziativa mira a fronteggiare le somme urgenze e a promuovere la rapida ripresa delle aree colpite.

Riconoscimento della criticità da parte del presidente Toti e dell’assessore Giampedrone

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, insieme all’assessore alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento. Entrambi hanno espresso la loro gratitudine al ministro Musumeci e al Dipartimento centrale di Protezione Civile per l’approvazione tempestiva del fondo emergenziale.

Disagi significativi causati dal maltempo autunnale

I commenti del presidente Toti e dell’assessore Giampedrone mettono in luce i disagi significativi causati dal maltempo dello scorso autunno. Le mareggiate, in particolare, hanno lasciato il segno, rendendo necessaria un’azione immediata per garantire il benessere e la sicurezza dei cittadini.

Richiesta di estensione dello stato di emergenza

La Regione Liguria, già in movimento per completare la richiesta di estensione dello stato di emergenza, evidenzia l’urgenza di affrontare le conseguenze degli eventi calamitosi delle ultime settimane. Il presidente Toti e l’assessore Giampedrone confidano che il Governo recepirà rapidamente questa necessità, sottolineando l’importanza di interventi strutturali a lungo termine.

Puntare sulla sicurezza e sulla resilienza del territorio

I rappresentanti della Regione Liguria chiudono il loro intervento sottolineando la necessità di interventi strutturali non solo per il ripristino delle infrastrutture danneggiate ma anche per garantire la sicurezza dei cittadini e la resilienza del territorio. Una chiamata all’azione che va oltre la mera riparazione, ma che guarda al futuro per evitare che simili eventi calamitosi abbiano impatti così devastanti.

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