Seguici su

Genova

San Martino di Genova: nuovi orizzonti nei trapianti

Il San Martino di Genova si prepara ad affrontare sfide sempre più impegnative nel campo dei trapianti, con l’obiettivo di offrire soluzioni terapeutiche avanzate e di rafforzare la cultura della donazione di organi nella comunità

Avatar

Pubblicato

il

Chirurghi durante un trapianto - trapianti
Chirurghi durante un trapianto ( © Depositphotos)

Entro la fine del 2025, all’ospedale San Martino di Genova anche i trapianti di cuore, oltre a quelli di rene e fegato. È l’obiettivo ambizioso ma concreto comunicato dal presidente Giovanni Toti e dall’assessore Angelo Gratarola nel punto stampa settimanale sulla sanità.

Toti, già impegnato in passato con annunci analoghi, ritiene che un anno o un anno e mezzo aggiuntivo sarebbero necessari per garantire non solo la quantità, ma soprattutto la qualità dei trapianti cardiaci. Una sfida che, se da un lato richiede pazienza, dall’altro rappresenta un’opportunità per consolidare l’eccellenza dell’offerta sanitaria trapiantistica della regione.

Incremento dei trapianti

In vista della Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, la Regione riporta con orgoglio un significativo aumento dei trapianti di fegato e rene nel primo trimestre del 2024. Il numero di persone trapiantate è cresciuto del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un segnale tangibile di progresso nel campo della medicina rigenerativa.

Gratarola sottolinea che dietro ai numeri vi è un lavoro titanico, definendo la donazione come un atto che conferisce un valore aggiunto alla morte. La maggiore disponibilità dei familiari alla donazione degli organi è strettamente correlata all’attenzione e alla cura riservata al paziente, un’espressione tangibile di generosità e solidarietà.

Nuove prospettive con la donazione a cuore fermo

Il coordinatore del Centro regionale trapianti e presidente dell’ordine dei medici, Alessandro Bonsignore, rivela che in Liguria è già attiva la donazione a cuore fermo, una pratica che promette di ampliare notevolmente la base di donatori. Nei prossimi anni, la morte cardiaca potrebbe diventare una fonte aggiuntiva di organi, aprendo nuove prospettive nel campo dei trapianti.

In vista della Giornata della donazione, Bonsignore sottolinea l’importanza di aumentare la consapevolezza tra i cittadini sull’importanza sociale della donazione degli organi. Il rinnovo della carta d’identità rappresenta un momento cruciale per esprimere la propria volontà di donare, e l’impegno dei singoli comuni è determinante in questo processo di sensibilizzazione e informazione.

Innovazione e collaborazione

Enzo Andorno, direttore di Chirurgia epatobiliare e dei trapianti d’organo del policlinico San Martino, guarda al futuro con ottimismo e ambizione. L’implementazione del trapianto di rene da donatore vivente e l’allargamento della collaborazione con l’istituto Gaslini per il trapianto di fegato pediatrico sono solo alcune delle prospettive che potrebbero rivoluzionare il panorama dei trapianti nell’area mediterranea e oltre.

Continua a leggere le notizie di DiariodelWeb.it e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità
Pubblicità

Facebook

Pubblicità