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Genova

Sequestro di 98mila articoli di bigiotteria con metalli pesanti a Pra’

L’operazione ‘Alchimia’ rappresenta un importante successo nella lotta contro il commercio illecito di prodotti dannosi per la salute dei consumatori

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L'esultanza dei giocatori croati dopo il terzo posto ai mondial del Qatar (© ANSA)
Bigiotteria sequestrata ( Foto di repertorio © Depositphotos)

Un’operazione di portata significativa ha recentemente scosso il porto di Pra’, dove funzionari dell’Agenzia delle Dogane e militari della Guardia di Finanza hanno condotto un maxi sequestro di oltre 98mila articoli di bigiotteria. Questa iniziativa è stata volta a proteggere la salute dei consumatori, poiché i prodotti sequestrati contenevano metalli pesanti in concentrazioni altamente pericolose.

Cooperazione dogane e finanza

L’efficacia dell’azione delle autorità è stata resa possibile grazie alla stretta sinergia tra l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza. Recente è infatti la sottoscrizione di un protocollo d’intesa mirato a potenziare la cooperazione tra le due amministrazioni, rendendo più incisiva la lotta contro i traffici illeciti. Questa operazione, denominata ‘Alchimia’, rappresenta un esempio tangibile degli esiti positivi di tale collaborazione.

Analisi approfondita e rilevazione dei rischi

L’azione investigativa è stata avviata attraverso un’analisi accurata della documentazione doganale e l’incrocio delle informazioni con le banche dati disponibili. Le autorità hanno individuato una spedizione proveniente dalla Cina caratterizzata da importanti indicatori di rischio, che hanno giustificato l’avvio dei controlli sulla merce. In particolare, bracciali, anelli e orecchini hanno sollevato forti sospetti sulla loro composizione chimica.

Concentrazioni esorbitanti di metalli pesanti

I sospetti delle autorità sono stati confermati in seguito all’analisi dei prodotti, che hanno rivelato la presenza di metalli pesanti quali cadmio, piombo e nichel. Ciò che ha suscitato maggiore allarme è stata la scoperta di concentrazioni fino a circa 9.700 volte superiori al limite consentito dalla legge. Questo dato evidenzia l’estrema pericolosità dei prodotti destinati ai consumatori.

Sequestro della merce e azione legale

Di fronte alla gravità della situazione, le autorità hanno tempestivamente provveduto al sequestro della merce pericolosa. Inoltre, è stata avviata un’azione legale che ha visto la denuncia presso la Procura della Repubblica del legale rappresentante della società importatrice. La violazione delle norme comunitarie in materia di sostanze chimiche e la frode in commercio sono state tra le accuse mosse contro la società.

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