Italia
PFAS: nemici silenziosi presenti nell’aria, nell’acqua e nei nostri corpi
Cosa sono i PFAS e quali sono gli effetti sulla nostra salute
La recente richiesta di rinvio a giudizio per il reato di disastro ambientale nei confronti dei direttori dello stabilimento Solvay Specialty Polymers Italy S.p.A. a Spinetta Marengo, come riportato da Quotidiano Piemontese, ha portato sotto i riflettori del Piemonte la minacciosa presenza dei PFAS, una famiglia di composti chimici sintetici dai risvolti inquietanti.
La famiglia dei PFAS e la loro invisibile presenza
I PFAS, o perfluorinated alkylated substances, nati nel secondo dopoguerra, sono oggi più di 4.000 sostanze dalla persistenza eccezionale, sfidando i processi naturali di degradazione grazie ai forti legami tra atomi di fluoro e carbonio. La loro diffusione è ormai onnipresente, dai prodotti casalinghi ai settori industriali più disparati.
Dove si nascondono i PFAS?
I PFAS infiltrano la nostra vita quotidiana attraverso gli oggetti più comuni: pentole antiaderenti, detergenti, abbigliamento resistente all’acqua, vernici, e persino nelle attrezzature di difesa e aeroportuali. Sono diventati un compagno silenzioso e inosservato, con effetti devastanti sulla salute umana e sull’ecosistema.
I rischi dei PFAS
La persistenza dei PFAS nell’ambiente li rende una minaccia costante, poiché resistono nel suolo, nell’acqua e nell’aria per periodi estesi. Questo aumenta il rischio di esposizione continua per l’uomo e l’ambiente. L’accumulo nei tessuti umani, in particolare fegato, reni e sangue, amplifica il pericolo, contribuendo a potenziali effetti sulla salute a lungo termine.
Effetti collaterali: dal sistema endocrino al rischio cancerogeno
Studi indicano che i PFAS possono interferire con il sistema endocrino umano, influenzando la produzione e la regolazione degli ormoni, con conseguenze sulla riproduzione e sullo sviluppo fetale. Inoltre, alcuni PFAS sono stati associati a un aumento del rischio di tumori, specialmente al fegato e alla tiroide, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza a lungo termine.
Il caso Veneto: acque contaminate e azioni urgenti
La recente contaminazione delle acque destinate al consumo in Veneto e Lombardia ha innescato un allarme pubblico. La Miteni spa, un’industria chimica a Trissino, Vicenza, è stata identificata come fonte principale di scarico industriale di PFAS. Iniziative regionali mirano a ridurre le concentrazioni di PFAS nell’approvvigionamento idrico, ma la lotta è appena iniziata.
Il futuro degli PFAS: trasparenza e azione
Mentre la ricerca continua a esplorare gli effetti dei PFAS sulla salute, è evidente che l’urgente necessità di limitare il loro uso è imprescindibile. Governi, organizzazioni e cittadini devono collaborare per implementare misure preventive e proteggere l’ambiente e la salute umana da questa minaccia silenziosa.
Il film “Cattive Acque – Dark Waters” ha portato alla luce uno dei molti casi di inquinamento da PFAS, ma è necessario un impegno globale per affrontare questa sfida. Solo con trasparenza, consapevolezza e azione collettiva possiamo sperare di porre fine alla diffusione incontrollata dei PFAS e garantire un futuro più sicuro per le generazioni a venire.
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