Il Cardinale Müller e la crisi dell’Ecclesiologia Cattolica

Il Cardinale Gerard L. Müller, prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha recentemente condiviso la sua visione critica del recente Sinodo sulla sinodalità in un’intervista con “La Bussola Quotidiana”. Il cardinale mette in evidenza come i cambiamenti strutturali e dottrinali rappresentino un percorso preoccupante verso una “protestantizzazione” della Chiesa Cattolica.

Secondo il Cardinale Müller, l’invito ai laici nel Sinodo segna un cambiamento radicale nella struttura della Chiesa. Egli sostiene che mentre il Papato e il Sinodo nascono come espressioni della collegialità tra i vescovi e il Papa, l’introduzione dei laici cambia questa natura fondamentale. Müller ribadisce l’importanza del sacramento dell’ordine, mettendo in discussione se un simile cambiamento sia permesso dalla dottrina cattolica.

Il tema della Sinodalità

Un altro punto di critica è l’ambiguità sul concetto di “sinodalità”. Il cardinale afferma che nonostante le molte discussioni, il concetto rimane poco chiaro. Inoltre, critica la gestione e la moderazione delle discussioni durante il Sinodo, sottolineando un approccio troppo strettamente controllato.

Müller lamenta la focalizzazione eccessiva su temi come l’omosessualità e il diaconato femminile, a scapito di questioni teologiche più profonde e fondamentali. Egli critica anche l’assenza di un dibattito serio sugli abusi sessuali, che vengono invece usati come un pretesto per attaccare il clero.

L’impatto sui sacerdoti

Il cardinale esprime preoccupazione per l’impatto negativo che queste dinamiche hanno sui sacerdoti, che vengono spesso presentati in modo negativo. Secondo Müller, questo potrebbe avere un effetto deterrente sulle future vocazioni sacerdotali.

L’intervista al Cardinale Müller solleva questioni che riguardano l’identità e la direzione della Chiesa Cattolica. Le sue parole mettono in luce una serie di tensioni e preoccupazioni che, secondo lui, necessitano di un esame serio e di una riflessione profonda da parte di tutti coloro che si preoccupano del futuro della Chiesa.

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