Vaticano
«Papa Benedetto XVI è un Santo»
Lo ha detto papa Francesco, rispondendo a una domanda sul suo predecessore Joseph Ratzinger, Benedetto XVI. “Che cosa apprezza di più di Benedetto? È un santo. È un uomo di alta vita spirituale”
“Lo visito spesso e vengo edificato dal suo sguardo trasparente. Vive in contemplazione… Ha un buon senso dell’umorismo, è lucido, molto vivo, parla piano ma segue la conversazione. Ammiro la sua lucidità. È un grande uomo”. Lo ha detto papa Francesco, rispondendo a una domanda sul suo predecessore Joseph Ratzinger, Benedetto XVI. “Che cosa apprezza di più di Benedetto? È un santo. È un uomo di alta vita spirituale”, ha replicato Bergoglio.
“Quando vedo le recenti foto di Benedetto, che ha 95 anni, sorge l’inevitabile riflessione che sarebbe stato molto difficile per lui governare la Chiesa se non avesse presentato la rinuncia”, gli ha domandato l’intervistatore, ma il pontefice si è sottratto a questo tema: “I ‘futuribili’ sono sempre ingannevoli, quindi non entro in questi discorsi”.
“Ha intenzione di definire lo status giuridico di Papa emerito?”. “No. Non l’ho toccato affatto, né mi è venuta l’idea di farlo. Ho la sensazione che lo Spirito Santo non ha interesse a che mi occupi di queste cose”.
«Pronte le dimissioni in caso di impedimento medico»
“Io ho già firmato la mia rinuncia. Era quando Tarcisio Bertone era segretario di Stato. Ho firmato la rinuncia e gli ho detto: ‘In caso di impedimento medico o che so io, ecco la mia rinuncia. Ce l’hai’. Non so a chi l’abbia data Bertone, ma io l’ho data a lui quando era segretario di Stato”.
“Vuole che questo si sappia”, “Per questo te lo sto dicendo”, ha replicato il pontefice. “Anche Paolo VI ha lasciato scritte le sue dimissioni in caso di impedimento”, “Esatto, e credo che anche Pio XII l’abbia fatto. È la prima volta che lo dico. Ora forse qualcuno andrà a chiedere a Bertone: ‘Dammi quella lettera’… Sicuramente lui l’avrà consegnata al nuovo segretario di Stato. Gliel’ho data in quanto segretario di Stato”, ha aggiunto Francesco.
«E’ in corso una guerra mondiale, diverse le mani coinvolte»
“Faccio quello che posso. Non ascoltano. Ciò che sta accadendo in Ucraina è terrificante. C’è un’enorme crudeltà. È una cosa molto seria. Ed è questo che denuncio continuamente”. Rispondendo a una domanda sulla sua posizione di mediazione, il pontefice ha spiegato: “Qua ricevo tutti. Ora Volodymir Zelenski mi ha mandato per la terza volta uno dei suoi consiglieri religiosi. Sono in contatto, ricevo, aiuto…”.
“Non vedo – ha aggiunto tuttavia Francesco – una fine a breve termine perché si tratta di una guerra mondiale. Non dimentichiamolo. Ci sono già diverse mani coinvolte nella guerra. È globale. Credo che una guerra venga combattuta quando un impero inizia a indebolirsi, e quando ci sono armi da usare, da vendere e da testare. Mi sembra che ci siano in mezzo molti interessi”, ha concluso.
«Molto doloroso incontrare le vittime di sacerdoti pedofili»
Incontrare, sulla scia di quanto aveva già iniziato a fare Benedetto XVI, le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti, “è molto doloroso, molto doloroso. Si tratta di persone – ha spiegato – che sono state distrutte da chi avrebbe dovuto aiutarle a maturare e a crescere. Questo è molto duro. Anche se si trattasse di un solo caso, è mostruoso che la persona che dovrebbe condurti a Dio ti distrugga lungo la strada. E su questo non è possibile alcun negoziato”, ha aggiunto il pontefice.
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