Venezia
Turismo, il motore economico del Veneto: 100 milioni di euro nelle casse comunali
Il turismo in Veneto genera introiti record grazie all’imposta di soggiorno, superando i 100 milioni di euro. Crescono i comuni aderenti e le entrate, con Venezia e Verona tra i maggiori beneficiari.
Il turismo si conferma una risorsa cruciale per il Veneto, generando introiti senza precedenti per i comuni della regione. Secondo l’ultimo studio della Fondazione Think Tank Nord Est, i proventi derivanti dall’imposta di soggiorno hanno raggiunto un record storico, con un totale che potrebbe superare i 100 milioni di euro nel 2024. Questo risultato straordinario riflette non solo l’attrattività crescente del territorio veneto, ma anche l’efficacia delle politiche turistiche adottate a livello locale.
Dati 2023: un anno di crescita continua
Il 2023 si è chiuso con un risultato sorprendente: 96,7 milioni di euro raccolti attraverso l’imposta di soggiorno, un aumento del 16% rispetto al 2022. Tra i beneficiari principali, spiccano la Città metropolitana di Venezia, con incassi pari a 59 milioni di euro, e la provincia di Verona, che ha superato i 21 milioni di euro. Il Trevigiano rappresenta l’unica eccezione, con incassi non paragonabili ai dati record del 2019. Questi numeri testimoniano un trend positivo costante, che sembra destinato a continuare anche nel 2024.
Previsioni 2024: futuro ancora più roseo
Le prospettive per il 2024 sono altrettanto promettenti. Si stima che i comuni del Veneziano riceveranno la fetta più consistente del gettito, con introiti previsti per almeno 60 milioni di euro, di cui 37 milioni andranno al capoluogo. Anche le località del litorale si preparano a raccogliere cifre significative: circa 5,6 milioni di euro per San Michele al Tagliamento-Bibione e Jesolo, e 4,5 milioni per Caorle e Cavallino-Treporti. Questi dati evidenziano come il turismo marittimo continui a essere un pilastro dell’economia regionale.
Uno degli elementi chiave che ha contribuito a questa crescita è l’aumento dei comuni che hanno aderito all’imposta di soggiorno. Nel 2019, solo 125 comuni ne facevano uso, mentre oggi sono ben 148, rappresentando più di un quarto delle città del Veneto. Questo incremento ha permesso di ampliare la base imponibile e di massimizzare gli incassi, consolidando ulteriormente il ruolo del turismo come motore economico della regione.
Trend alimentato dal successo turistico
La crescita degli introiti derivanti dall’imposta di soggiorno è strettamente legata al successo del movimento turistico nel Veneto. La regione, con le sue città d’arte, le località balneari e i paesaggi naturali, continua ad attrarre milioni di visitatori ogni anno. Questo trend positivo non solo ha portato a un aumento delle entrate per i comuni, ma ha anche stimolato l’economia locale, creando posti di lavoro e incentivando nuovi investimenti in infrastrutture e servizi.
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