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Venezia, poco personale sui vaporetti: crescono le proteste

La crisi del trasporto pubblico a Venezia, con corse ridotte e sospese, sta causando gravi disagi. La mancanza di personale e problemi di gestione stanno mettendo in ginocchio la mobilità della città.

Redazione Venezia

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Vaporetto sul Canal Grande a Venezia
Vaporetto sul Canal Grande a Venezia (© Depositphotos)

Il trasporto pubblico a Venezia sta vivendo una delle crisi più gravi degli ultimi anni. La mancanza di personale e la riduzione delle corse stanno mettendo in ginocchio la mobilità nella città lagunare, provocando proteste e disagi tra residenti e turisti. Corse che saltano quotidianamente stanno diventando la norma, rendendo sempre più difficile spostarsi attraverso le varie isole che compongono la città.

Le linee sospese

Recentemente, diverse linee cruciali sono state sospese o ridotte. La linea 6 da Piazzale Roma al Lido, insieme alle balneari 8 (San Basilio/Giudecca/Lido), 10 (Zattere/Lido) e 7 (Murano/San Zaccaria), hanno visto una drastica riduzione dei servizi. A partire da lunedì, anche la linea 18, diretta Lido-Murano e affidata ad Alilaguna, ha cessato le operazioni. Questi tagli hanno creato una situazione insostenibile per chi dipende dal trasporto pubblico per i propri spostamenti quotidiani.

L’annuncio dello stop delle corse è stato dato dal gruppo Avm/Actv, che è stato duramente criticato dai consiglieri comunali di opposizione e da Confartigianato Venezia. Matteo Masat, direttore di Confartigianato, ha espresso preoccupazioni riguardo alle conseguenze per i residenti e le attività commerciali: “I tagli colpiranno anche i veneziani residenti, aumentando le difficoltà per pendolari e lavoratori che di questo passo non avranno altro modo di spostarsi dall’isola se non quasi solo a nuoto.”

Problemi di mobilità sostenibile

La crisi del trasporto pubblico veneziano non riguarda solo la mancanza di personale. L’avviso di garanzia recapitato al direttore generale del gruppo Giovanni Seno ha aggravato la situazione. La consigliera Sara Visman, capogruppo M5s, ha sottolineato la necessità di interventi urgenti: “Sono già state prese decisioni circa l’attuale sospensione della figura di riferimento della società Avm dal momento che non può permettersi una paralisi del servizio anche in vista della Mostra del Cinema in programma dal 28 agosto 2024.”

Critiche e proposte

Il consigliere Giuseppe Saccà (Pd) e la delegata al Turismo della Municipalità di Venezia Sara Arco hanno ribadito l’importanza di risorse aggiuntive per risolvere la crisi, mentre la consigliera Cecilia Tonon (Venezia è Tua) ha denunciato le condizioni delle linee ordinarie prive di aria condizionata. Marco Gasparinetti, consigliere comunale della civica Terra e Acqua, ha chiesto le dimissioni di Seno, sottolineando la gravità della situazione.

Uno dei problemi principali è il meccanismo di reclutamento del personale. L’azienda ha difficoltà a trovare i venti preposti al comando necessari per operare i vaporetti e i motoscafi. La professionalizzazione interna non ha portato i risultati sperati: su 380 marinai, solo dieci hanno partecipato ai corsi di formazione. Inoltre, molti preposti preferiscono lavorare per taxi acquei privati o barche degli hotel, dove possono guadagnare di più.

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