Motori
Incentivi auto elettriche 2025: italiani divisi, ma senza bonus l’elettrico non decolla
Il 38% degli italiani sceglie l’auto elettrica solo grazie agli incentivi 2025, ma 6 su 10 rinuncerebbero senza bonus. Costi elevati, autonomia ridotta e carenza di colonnine restano i principali ostacoli alla mobilità elettrica

Dal 15 ottobre 2025 partiranno i nuovi incentivi statali per le auto elettriche, con l’obiettivo di stimolare la transizione verso una mobilità a zero emissioni. Tuttavia, i dati raccolti dal Centro Studi di AutoScout24 rivelano un quadro chiaro: senza questi aiuti economici, l’interesse degli italiani per l’elettrico crollerebbe.
Ben 6 automobilisti su 10 rinuncerebbero all’acquisto di un’auto elettrica se venissero meno i bonus, mentre il 38% dei potenziali acquirenti sceglie il veicolo a batteria solo grazie agli incentivi disponibili.
Budget e parco auto da rottamare
Il budget medio destinato all’acquisto di una nuova vettura elettrica si aggira sui 25.800 euro, ma il parco circolante destinato alla rottamazione resta molto datato: le auto hanno in media 14 anni.
Nel dettaglio, un terzo degli italiani prevede di sostituire una Euro 5, il 28% una Euro 3 e il 17% modelli ancora più vecchi, da Euro 0 a Euro 2. Questo evidenzia come gli incentivi abbiano anche un ruolo strategico nel rinnovo e nella sicurezza del parco auto.
Bonus tra luci e ombre
Se da un lato gli incentivi sono percepiti come fondamentali, dall’altro dividono l’opinione pubblica. Il 50% degli intervistati li giudica adeguati, mentre l’altra metà li considera insufficienti o poco chiari.
Le principali critiche riguardano:
- Parametri troppo restrittivi (60%);
- Normative confuse (34%);
- Vincolo della rottamazione (25%);
- Copertura insufficiente dei costi aggiuntivi dell’elettrico (25%)
In altre parole, pur essendo indispensabili, gli incentivi da soli non bastano a consolidare il mercato.
Perché molti restano scettici
Il costo elevato delle auto elettriche resta il primo ostacolo (41%). Seguono la scarsa autonomia delle batterie (30%), la mancanza di colonnine di ricarica (26%) e la percezione che l’elettrico non risponda alle reali esigenze di mobilità (35%).
In aggiunta, il 24% degli italiani mantiene una diffidenza generale, mentre il 22% teme la durata e i costi di sostituzione delle batterie. Anche il valore residuo percepito delle auto elettriche viene giudicato inferiore (20%) rispetto ai modelli tradizionali.
Le dichiarazioni degli esperti
Secondo Sergio Lanfranchi, del Centro Studi AutoScout24, il mercato delle auto elettriche in Italia resta “fortemente condizionato da fattori esterni”.
Se da un lato gli incentivi spingono le vendite, dall’altro è evidente che “la leva principale è la convenienza economica più che la sensibilità ambientale”.
Per garantire una crescita stabile, Lanfranchi sottolinea la necessità di prezzi più accessibili, un mercato dell’usato competitivo e una rete capillare di infrastrutture di ricarica.
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