Motori
Mercato dell’auto usata 2025: Panda regina, diesel in testa e boom dei brand orientali
Mercato auto usate, primo semestre 2025: passaggi di proprietà +1,8 %, Panda la più richiesta. Diesel e benzina dominano; elettrico solo al 2 %. Budget medio 19.600 €. Marchi orientali in crescita +90,7 %. Previsioni di ulteriore aumento per il secondo semestre

Il mercato delle auto usate in Italia continua a macinare chilometri: nel primo semestre 2025 i passaggi di proprietà (al netto delle minivolture) hanno toccato quota 1.627.408, registrando un +1,8 % rispetto all’anno precedente e confermandosi più vitale del nuovo, fermo a –3,6 %. In uno scenario dove l’inflazione riduce il potere d’acquisto, l’usato rappresenta la via più rapida per accedere a veicoli affidabili, tecnologici e dal prezzo contenuto.
Numeri chiave e tendenze di fondo
L’Osservatorio AutoScout24 fotografa un’Italia che cerca nell’usato la risposta a esigenze sempre più specifiche. L’auto tipo? Benzina o diesel, massimo cinque anni d’età, circa 60.000 km percorsi e un prezzo medio di 19.600 €. La preferenza va ai SUV e crossover, oggi sinonimo di versatilità e sicurezza.
Fiat Panda, Volkswagen Golf e Fiat 500: le star del web
Tra i modelli più cliccati spicca ancora la Fiat Panda, icona di praticità urbana. Seguono Volkswagen Golf e Fiat 500, confermando la voglia di compatte ben accessoriate. Nella rosa delle alimentazioni alternative, la Tesla Model 3 domina tra le elettriche, mentre la Toyota Yaris primeggia fra le ibride.
Diesel e benzina restano imbattibili, l’elettrico arranca
Le abitudini cambiano lentamente: 47 % degli utenti sceglie ancora il diesel, 36 % la benzina. Le ibride salgono al 15 %, ma l’elettrico si ferma a un modesto 2 %. La vera battuta d’arresto arriva da chi lo ha provato: il 75 % non lo ricomprerebbe, citando scarsa autonomia, costo elevato, infrastrutture di ricarica limitate e poca coerenza con le proprie abitudini di guida.
Budget in crescita e dotazioni irrinunciabili
Gli italiani sono disposti a spendere di più pur di trovare “l’auto giusta”. Il ticket medio di 19.600 € è in rialzo dell’8,7 % rispetto a inizio anno. Sicurezza attiva (ABS, ESP, ASR) è la priorità per oltre il 73 % degli acquirenti, seguita da cambio automatico, infotainment evoluto e ADAS come cruise control adattivo e mantenimento di corsia.
L’usato per ringiovanire il parco circolante
Chi compra usato non vuole solo risparmiare: intende rimpiazzare vetture di quasi 13 anni con modelli più moderni e sicuri. Il 31,6 % lo fa per il gusto di cambiare, il 20,2 % perché la propria auto è ormai datata. L’effetto complessivo è un’accelerazione nel rinnovamento del parco, con benefici immediati in termini di emissioni e sicurezza.
Brand orientali, la sorpresa che arriva da Est
Il 2025 segna l’avanzata dei marchi asiatici, soprattutto cinesi, nel second–hand italiano: +90,7 % di ricerche su AutoScout24 rispetto al 2024. Modelli come MG ZS, DR 4.0, EVO3 e BYD Atto 3 attraggono per dotazioni hi-tech, garanzie ancora attive e prezzi aggressivi. Si tratta di vetture “quasi nuove”, con pochi chilometri e dall’estetica contemporanea, capaci di incrinare la fedeltà ai brand europei.
La distribuzione per province: chi accelera e chi rallenta
Le regioni più dinamiche sono Marche e Sicilia (+5,4 %), seguite da Umbria (+5,3 %) e Sardegna (+5,2 %). Viceversa rallentano Piemonte, Liguria e Molise. In valori assoluti, la Lombardia domina con oltre 258 mila trasferimenti, grazie a un tessuto economico forte e a un’elevata rotazione del parco veicoli.
Le prospettive per il secondo semestre 2025
I segnali indicano un mercato destinato a consolidare la crescita. La domanda resterà sostenuta da:
- Offerta ampia di SUV usati recenti;
- Mancanza di “primo prezzo” nel nuovo, in particolare sull’elettrico;
- Spinta dei brand emergenti, che aumenteranno concorrenza e scelta.
Secondo Sergio Lanfranchi del Centro Studi AutoScout24, l’usato “è l’unica strada concreta per accedere a vetture qualitative senza rinunciare a budget, sicurezza e comfort”. Una visione che fotografa un trend destinato a proseguire, con un occhio di riguardo alle tecnologie e alla sostenibilità economica più che ambientale.
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