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Stop immatricolazioni auto termiche 2035: italiani divisi, cresce scetticismo

L’analisi europea di AutoScout24 mostra crescenti dubbi verso lo stop alle auto termiche e la propensione all’elettrico sempre più bassa

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Colonnina per la ricarica auto elettriche - Analisi AutoScout24
Colonnina per la ricarica auto elettriche ( © Depositphotos)

La recente analisi condotta da AutoScout24 su oltre 6.000 cittadini europei mostra chiaramente come la misura di stop alle immatricolazioni di auto nuove con motori termici entro il 2035 stia perdendo consensi. In Italia, ben il 52% della popolazione chiede l’abolizione o almeno il rinvio della misura. Solo il 18% dei giovani sembra intenzionato ad anticipare la scadenza, mentre le persone con oltre 35 anni e in prevalenza uomini sono i più critici nei confronti della decisione europea.

Un’Europa divisa, Austria in testa agli scettici

Lo scetticismo nei confronti dello stop ai motori a combustione non riguarda soltanto l’Italia. Austria e Germania guidano il fronte dei contrari, con il 61% e il 58% della popolazione rispettivamente che chiede di rinviare o cancellare la misura. Francia (55%) e Belgio (48%) seguono immediatamente, mostrando che la transizione verso l’elettrico è tutt’altro che scontata o condivisa.

Calo interesse auto elettriche: scenario complesso per il mercato

La ricerca di AutoScout24 rivela anche un significativo calo della propensione all’acquisto di auto elettriche tra gli italiani rispetto all’anno scorso. Attualmente, il 33% è meno propenso ad acquistare un’auto elettrica nuova, mentre solo il 21% manifesta una maggiore apertura. La situazione è ancor più evidente nel mercato delle auto elettriche usate, con il 41% degli intervistati che manifesta minore interesse e appena il 13% che dichiara il contrario.

Cresce la fiducia tecnologica ma prevalgono le auto termiche

Sebbene la tecnologia elettrica sia considerata tecnicamente superiore rispetto allo scorso anno da circa un terzo degli italiani, permane la preferenza per le auto benzina e diesel in termini di efficienza e praticità d’uso quotidiano. Gli automobilisti continuano dunque a preferire la certezza dei motori tradizionali, percepiti come più affidabili e immediati nella fruizione quotidiana.

Dubbi sull’impatto ambientale e prezzi elevati frenano l’elettrico

Uno degli aspetti più critici emersi dall’analisi riguarda la percezione negativa dell’impatto ambientale delle auto elettriche. Oggi, quasi un italiano su quattro (23%) ritiene che l’impronta ecologica delle auto elettriche sia addirittura superiore a quella delle auto tradizionali. Un altro freno importante è il prezzo: il 44% degli italiani è meno disposto rispetto a un anno fa a sostenere costi maggiori per acquistare un veicolo elettrico.

Sergio Lanfranchi, del Centro Studi AutoScout24

Sergio Lanfranchi, del Centro Studi AutoScout24

Transizione elettrica: una sfida da gestire con attenzione

Sergio Lanfranchi, del Centro Studi AutoScout24, evidenzia come la transizione verso le auto elettriche, sebbene inevitabile, debba essere accompagnata da misure concrete, come il potenziamento della rete di ricarica e incentivi mirati. Inoltre, l’introduzione di carburanti sintetici e altre tecnologie green potrebbe rendere questa transizione più sostenibile e vicina alle reali necessità dei consumatori.

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