Politica
Election Day a novembre: centrodestra tra sfide e preoccupazioni per le Regionali
Il centrodestra è convinto che le Regionali in Emilia-Romagna, Liguria e Umbria si terranno il 17 e 18 novembre, nonostante i dubbi su possibili distrazioni per la legge di Bilancio.
La decisione sull’election day per le Regionali di questo autunno era attesa nell’ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva, ma non è arrivata. Tuttavia, nel centrodestra c’è un consenso quasi unanime: in Emilia-Romagna, Liguria e Umbria si voterà il 17 e 18 novembre.
Sebbene l’idea sembrasse ormai definitiva, qualche dubbio è emerso tra gli alleati del centrodestra, in particolare da Fratelli d’Italia. La preoccupazione principale riguarda la coincidenza delle elezioni con la discussione sulla legge di Bilancio, che potrebbe essere influenzata dalle tensioni pre-elettorali. Nonostante ciò, i leader del centrodestra sembrano decisi a mantenere la data di metà novembre.
Le sfide per il Centrodestra nelle roccaforti “rosse”
La tornata elettorale si preannuncia complicata per il centrodestra, soprattutto in Emilia-Romagna, storica “roccaforte rossa”. Qui, il centrodestra ha già scelto la sua candidata: Elena Ugolini, rettrice delle scuole Malpighi di Bologna, che dovrà affrontare il sindaco di Ravenna Michele de Pascale del PD. Anche in Umbria, tradizionalmente un bastione della sinistra fino all’ascesa della leghista Donatella Tesei, le tensioni interne alla maggioranza regionale potrebbero favorire la candidata del centrosinistra, la sindaca di Assisi Stefania Proietti.
La situazione in Liguria e i problemi di Toti
In Liguria, il presidente facente funzione Alessandro Piana ha già fissato le elezioni per il 27 e 28 ottobre, ma il governo potrebbe decidere di accorpare tutti gli appuntamenti regionali con un decreto. La regione si trova in una situazione delicata, con il presidente uscente Giovanni Toti coinvolto in un processo che inizierà proprio nel cuore della campagna elettorale. Il centrodestra non ha ancora scelto un candidato da opporre all’ex ministro del PD Andrea Orlando.
I rischi per il Centrodestra
Nella maggioranza di governo, non si nasconde la preoccupazione per un possibile slam del centrosinistra nelle tre regioni. Un risultato che potrebbe complicare ulteriormente la gestione delle prossime sfide politiche, a partire proprio dalla legge di Bilancio. In questo clima di incertezza, la domanda che emerge tra le fila della Lega è se sia meglio affrontare un possibile “tre a zero” a favore del centrosinistra o puntare a vincere almeno una delle tre sfide.
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