Politica
Giovanni Toti si dimette: elezioni anticipate in Liguria entro 90 giorni
Giovanni Toti si dimette da Presidente della Liguria dopo 80 giorni di arresti domiciliari per corruzione, con nuove elezioni anticipate entro 90 giorni.
Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, si è dimesso dopo 80 giorni di arresti domiciliari. Accusato di corruzione e finanziamento illecito ai partiti, Toti ha affrontato pressioni crescenti dai giudici, i quali hanno ripetutamente respinto le istanze di revoca della custodia cautelare. Secondo gli inquirenti, se rimesso in libertà, avrebbe potuto inquinare le prove o reiterare il reato.
Le dimissioni e la lettera di Toti
La lettera di dimissioni irrevocabili è stata consegnata all’ufficio protocollo dell’ente dall’assessore regionale ligure Giacomo Raul Giampedrone, su delega dello stesso Toti. Nella lettera, il governatore rivendica i risultati dei suoi 9 anni di governo regionale e afferma la necessità di nuove elezioni per permettere ai cittadini liguri di esprimersi con il voto. Le elezioni anticipate si terranno entro 90 giorni, quindi a ottobre.
Toti sottolinea di lasciare una Regione in ordine. Ha atteso fino all’approvazione dell’assestamento di bilancio e del rendiconto, fondamentali per la gestione dell’ente, prima di rassegnare le dimissioni. “Ai tribunali della Repubblica valutare le responsabilità chiamate in causa dall’inchiesta. Al Parlamento nazionale e all’opinione pubblica del Paese il dovere di fare tesoro di questa esperienza e tracciare regole chiare e giuste per la convivenza tra giustizia e politica all’interno del nostro sistema democratico”, scrive Toti.
Di cosa è accusato
Dal 7 maggio, Toti è stato agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. Inoltre, è accusato di finanziamento illecito ai partiti legato alla campagna per le elezioni comunali del 2022, vinte dall’attuale sindaco Marco Bucci (non indagato). Il presunto accordo illecito, del valore di circa 55mila euro, sarebbe stato realizzato attraverso spot elettorali pagati, secondo l’accusa, sottobanco da Esselunga (estranea ai fatti) e proiettati sul maxi schermo di Terrazza Colombo.
Le accuse contro Toti devono essere dimostrate, ma con i tempi della giustizia italiana, ci vorranno anni per conoscere la verità. Nel frattempo, la carriera politica di Toti è stata compromessa, il centrodestra probabilmente perderà la guida della Regione Liguria e la volontà popolare è stata sovvertita dai giudici. In caso di assoluzione finale, nessuno chiederà scusa a Toti e nessuno pagherà per questi abusi.
Le reazioni politiche
L’intero centrodestra esprime solidarietà a Toti, mentre la sinistra definisce tardive le sue dimissioni. Matteo Renzi accusa la coalizione di centrodestra di aver abbandonato il governatore al suo destino. Intanto, il libro del giustizialismo italiano si arricchisce di un altro inquietante capitolo, e la magistratura ribadisce per l’ennesima volta il suo potere.
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