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Politica

Sostegno all’Ucraina: l’ultimatum di Meloni che “allontana” Orban

Il matrimonio politico tra Giorgia Meloni e Viktor Orban va verso il divorzio. L’Ecr, partito europeo dei conservatori guidato da Meloni, richiede il sostegno all’Ucraina per nuovi membri. L’ingresso dei romeni di Aur ha complicato i rapporti con il premier ungherese

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Viktor Orbán con Giorgia Meloni
Viktor Orbán con Giorgia Meloni (© UE)

Il matrimonio politico tra Giorgia Meloni e Viktor Orban, che sembrava imminente solo pochi mesi fa, è ormai un’illusione. L’Ecr, il partito europeo dei conservatori guidato dalla premier italiana, ha rafforzato la sua posizione nelle recenti elezioni e punta a un ruolo più influente negli equilibri di potere dell’Unione Europea. Tuttavia, la direzione intrapresa da Meloni, che richiede un profilo moderato ed europeista con un chiaro sostegno all’Ucraina, sembra allontanare possibili alleati.

L’Ecr ha chiarito che se Orban desidera entrare nel gruppo dei conservatori al Parlamento Europeo, deve impegnarsi formalmente a favore di Kiev. Nicola Procaccini, eurodeputato di FdI e co-presidente del gruppo Ecr, ha ribadito questa posizione ai giornalisti a Bruxelles: “Se un domani anche Orban volesse entrare nei conservatori, dovrebbe siglare una dichiarazione scritta formale di sostegno unilaterale alla causa ucraina”. Questo rigido ultimatum sembra una mossa politica che potrebbe ritorcersi contro.

Strategia divisiva

La decisione di accogliere i romeni di Aur nel gruppo Ecr ha ulteriormente complicato i rapporti con Orban. Aur è un partito ultranazionalista che difende l’appartenenza della Transilvania alla Romania, regione contesa con l’Ungheria. Questo ingresso ha posto una pietra tombale su un imminente ingresso di Fidesz, il partito di Orban, nel gruppo conservatore. Inoltre, l’accusa di Aur di essere filorusso, con il suo leader George Simion sanzionato dall’Ucraina, rende ancora più ambigua la posizione dell’Ecr.

Conseguenze per Meloni

La mossa di Meloni potrebbe avere effetti negativi sul nuovo assetto di potere a Bruxelles. Con l’arrivo di Aur, l’Ecr è diventato il terzo gruppo parlamentare all’Eurocamera, superando i liberali di Emmanuel Macron. Tuttavia, il vero peso del gruppo sarà determinato dalla sua capacità di influenzare le principali cariche del blocco. Meloni sembra essere fuori dai giochi che contano, rischiando di isolarsi ulteriormente in un momento cruciale.

Rischio calcolato?

Per Meloni, ottenere un portafoglio di prestigio per l’Italia nel nuovo esecutivo Ue è una priorità. Ma per farlo, sarà necessaria un’intesa con i popolari del Ppe, di cui fa parte Forza Italia. Tuttavia, mantenere unito il suo gruppo si sta rivelando una sfida. La decisione di escludere Orban non è stata ben accolta dai polacchi del PiS, il secondo azionista di Ecr con i suoi 20 eurodeputati, solo quattro in meno di FdI.

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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    requis

    23 Giugno 2024 at 15:38

    E’ chiaro che per la nostra Presidente del Consiglio i fratelli non sono gli italiani ma gli europei alleati di J.Biden. L’ambiziosa borgatara deve ancora affrontare le decisioni più ardue.

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