Calcio
Dusan Vlahovic: talento incompreso o matrimonio sbagliato con la Juventus?
Dusan Vlahovic non brilla alla Juventus: un talento incompreso in un contesto tattico che non lo valorizza. Sarà il momento di cambiare aria per tornare al top? Tiago Motta riuscirà a rilanciarlo?
Chi ha visto giocare Dusan Vlahovic con la maglia della Fiorentina ricorda un attaccante spietato, affamato di gol, capace di far tremare le difese avversarie con una naturalezza disarmante. Eppure, dal suo arrivo alla Juventus, qualcosa sembra essersi rotto. Il gigante serbo, acquistato a peso d’oro nel gennaio del 2022, non ha mai davvero trovato la sua dimensione a Torino, e viene da chiedersi: perché?
Il sistema di gioco: un freno per Vlahovic?
La Juventus di oggi non è certo la squadra spettacolare che dominava il calcio italiano e faceva paura in Europa qualche anno fa. Il progetto tecnico è confuso, i risultati altalenanti e, soprattutto, manca un’identità di gioco chiara. In un contesto del genere, anche un attaccante del calibro di Vlahovic fatica a emergere.
Chi ha osservato attentamente le sue prestazioni, noterà come Tiago Motta, nuovo allenatore della Juventus, abbia cercato di dare un’impronta più offensiva alla squadra, ma senza riuscire a trovare una sintonia efficace con il bomber serbo.
Nonostante le idee di gioco più moderne introdotte da Tiago Motta, il problema principale resta: Vlahovic non è un giocatore di manovra, bensì un finalizzatore puro, uno che vive per il gol. Impiegato in questo modo, perde gran parte della sua efficacia.
Per un confronto interessante, si può guardare a come giocano altri attaccanti di razza come Erling Haaland, libero di muoversi negli ultimi trenta metri senza dover partecipare troppo alla costruzione del gioco. La differenza di rendimento è lampante.
Pressioni e aspettative eccessive
Indossare la maglia della Juventus è un onore, ma anche un peso. Ogni partita viene vissuta come un esame, ogni errore amplificato. Vlahovic, a soli 23 anni, è stato caricato di responsabilità enormi: essere il salvatore della patria bianconera in un momento di crisi societaria e tecnica senza precedenti.
Con l’arrivo di Tiago Motta, la società ha provato a rinnovare l’ambiente e le ambizioni, ma il serbo ha spesso mostrato segni di nervosismo in campo. L’atteggiamento polemico con compagni e arbitri, i gesti di frustrazione dopo ogni errore, sono il segno di un giocatore che non si sente a suo agio nel ruolo che gli è stato assegnato.
Un problema di compatibilità tattica
Quando la Juventus ha acquistato Vlahovic, forse si è fatta affascinare troppo dai numeri realizzati con la Fiorentina. Ma il calcio non è solo numeri: è contesto, è armonia, è compatibilità tattica. La Juve di Tiago Motta, nonostante tentativi di maggiore dinamismo, non è ancora riuscita a costruire un sistema di gioco che esalti le caratteristiche dei suoi attaccanti.
Vlahovic sembra l’ennesima vittima di un approccio tattico che non riesce a esaltare le qualità dei propri bomber. Un contesto simile potrebbe portare persino un talento come Robert Lewandowski a sembrare meno brillante.
La soluzione: cambiare aria?
La domanda sorge spontanea: Dusan Vlahovic ha bisogno di cambiare squadra per ritrovare sé stesso? Forse sì. In un club con un’identità di gioco più offensiva, con un allenatore capace di costruire una manovra corale che lo metta nelle condizioni di essere letale negli ultimi metri, il serbo potrebbe tornare a essere quel goleador che faceva impazzire i tifosi della Fiorentina.
Un trasferimento in Premier League, dove il ritmo di gioco è più alto e le squadre tendono a giocare in modo più diretto, potrebbe rappresentare una rinascita per lui. E proprio il suo nome viene spesso accostato a club come l’Arsenal o il Manchester United, squadre che sarebbero pronte a scommettere su di lui.
Un addio che conviene a tutti?
Se la Juventus vuole davvero tornare grande, deve riflettere su cosa vuole essere. Continuare a trattenere un giocatore come Vlahovic, senza riuscire a valorizzarlo, potrebbe rivelarsi un errore per entrambe le parti. Forse, un addio consensuale potrebbe essere la soluzione migliore: la Juve incasserebbe una cifra importante per reinvestire su giocatori più adatti al suo progetto, e Dusan Vlahovic troverebbe finalmente un ambiente in grado di esaltare le sue doti da bomber puro.
In definitiva, a volte nel calcio, come nella vita, non basta il talento per vincere: serve essere nel posto giusto al momento giusto. E per Vlahovic, la Juventus potrebbe non essere quel posto.
Continua a leggere le notizie di DiariodelWeb.it e segui la nostra pagina Facebook