Formula 1
Disastro Ferrari: un 2025 (ampiamente) al di sotto delle aspettative

Non c’è dubbio che l’obiettivo della Ferrari per il 2025 fosse chiaramente quello di tornare a lottare per il vertice. La scorsa stagione aveva lasciato un forte senso di delusioni dalle parti di Maranello e l’intenzione era quella di creare i presupposti per competere nuovamente per il titolo. L’arrivo di un campione come Lewis Hamilton e gli investimenti per completare la rivoluzione della SF-24 per rinforzare i punti deboli erano infatti manovre chiare per centrare l’obiettivo. Tuttavia, arrivati a settembre si può tranquillamente affermare che le cose non sono andate affatto come previsto. Gara dopo gara, in effetti, tutti i pronostici e l’ambito delle quote pre-gara e delle quote Formula 1 live non hanno mai seriamente considerato le due Rosse di Maranello in grado di impensierire le due ‘dominatrici’ del Mondiale. Andiamo quindi a vedere come è andata fin qui e cosa non ha funzionato.
I numeri della Rossa
I sogni di vittoria per la Ferrari 2025 si sono di fatto spenti già dopo i primi Gran Premi. I risultati disastrosi al debutto al GP d’Australia e nella corsa successiva al GP di Cina hanno subito messo in forte allarme il Cavallino Rampante, ma nessuna delle contromisure ha realmente mai funzionato. Ciò è testimoniato innanzitutto dalla classifica piloti, che vede al momento Charles Leclerc quinto con 163 punti, molto lontano dalle prime posizioni, e Lewis Hamilton sesto addirittura a 117 punti.
La classifica costruttori vede la Ferrari al secondo posto con 280 punti, leggermente sopra alla Mercedes (260), ma distante anni luce dalla McLaren (617). La più grande delusione di questa stagione è però che nessuno dei due piloti della Rossa è riuscito a vincere nessun Gran Premio. Il migliori risultato è stato il secondo posto di Leclerc a Montecarlo, mentre Hamilton non è mai riuscito a far meglio del quarto posto, raggiunto per tre volte: a Imola, in Austria e a casa sua a Silverstone.
Monza, ennesima tappa anonima
Non c’è stato riscatto nemmeno la settimana scorsa al GP d’Italia, dove Leclerc era campione in carica e nel quale Hamilton aveva già trionfato quattro volte in passato. A Monza la Ferrari ha comunque provato a dire la sua, anche se è apparsa come al solito molto scarica per sfruttare la velocità sul dritto. Leclerc era stato protagonista di un’ottima partenza districandosi nella mischia, ma ha poi dovuto cedere il passo a Oscar Piastri al sesto giro ed è tornato quarto, dove ha poi concluso. Sesto posto per Hamilton, che peraltro scontava cinque posizioni sulla griglia di partenza a causa dell’infrazione del GP precedente in Olanda. Il trionfo è andato al solito Max Verstappen, con Lando Norris e Piastri a completare il podio.
La sensazione è che la stagione abbia ormai preso una piega ben definita e gli ultimi otto Gran Premi non potranno cambiare granché, se non servire di preparazione alla prossima stagione. A differenza di quanto sosteneva Vasseur qualche mese fa, che parlava di piccoli miglioramenti per portare la Ferrari a essere competitiva, sempre che i problemi strutturali della SF-25, che ruotano attorno a un delicato equilibrio fra prestazioni e altezza da terra, necessitano di un cambiamento importante in futuro. La pazienza dei tifosi del Cavallino però comincia a terminare.
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