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Mercato immobiliare 2024: prezzi in aumento e tendenze in evoluzione

Nel primo semestre del 2024, il mercato immobiliare italiano ha visto un aumento del 5% dei prezzi di vendita e oltre il 7% per i canoni d’affitto. La domanda di case in vendita è cresciuta del 16%, mentre l’interesse per le locazioni è diminuito del 6% nelle grandi città

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Mercato immobiliare 2024: prezzi in aumento e tendenze in evoluzione
Famiglia casa nuova (© Depositphotos)

Nel primo semestre del 2024, il mercato immobiliare italiano ha visto una significativa crescita dei prezzi, sia per le vendite che per le locazioni, secondo i dati di Immobiliare.it Insights. Questo trend ha interessato tanto le grandi città quanto i centri più piccoli, con un aumento del 5% dei prezzi di vendita e un incremento superiore al 7% per i canoni d’affitto.

Vendite in crescita

L’analisi di Immobiliare.it Insights evidenzia un aumento del 16% nella domanda di case in vendita a livello nazionale nei primi sei mesi del 2024, accompagnato da una crescita dell’offerta del 21,7%. Questo boom è stato trainato soprattutto dalle regioni del Centro, del Sud e delle Isole, con incrementi che vanno dal 24,4% al 48,3%. Nonostante l’aumento dell’offerta, la domanda ha continuato a crescere senza segnali di cedimento.

Antonio Intini, Chief Business Development Officer di Immobiliare.it, sottolinea come l’accessibilità economica stia migliorando, con una crescita dell’1,5% nel semestre. Questo significa che attualmente un singolo acquirente può permettersi il 28,1% delle abitazioni sul mercato, con un miglioramento particolarmente marcato nelle piccole e medie città.

Affitti in crescita e domanda in calo

Diversamente dal mercato delle vendite, il settore delle locazioni ha registrato una diminuzione dell’interesse, con una richiesta in calo del 6% nelle grandi città, ma in aumento del 3,3% nei comuni più piccoli. La riduzione della domanda, tuttavia, non ha impedito un ulteriore aumento dei canoni d’affitto, con una crescita media dell’8,5% nel semestre.

La Valle d’Aosta si conferma la regione più cara per gli affitti, con canoni superiori ai 21 euro/mq, mentre l’Umbria è la più economica, con poco più di 7 euro/mq. Milano resta il capoluogo con i canoni più elevati (23,3 euro/mq), seguita da Firenze (22,5 euro/mq), Bologna (17,3 euro/mq) e Roma (16,9 euro/mq).

Dinamiche regionali e di offerta

Le dinamiche di prezzo e domanda variano significativamente tra le diverse aree del Paese. Nel Nord, la crescita dei prezzi è meno marcata rispetto al Centro e al Sud. Ad esempio, il Nord-Ovest ha visto un aumento del 6,9% nei prezzi di vendita, mentre il Centro ha registrato incrementi più contenuti, al di sotto del 3%.

Parallelamente, l’offerta di immobili in affitto è diminuita in tutto il Paese (-10,4%), con riduzioni particolarmente accentuate al Centro (-15%) e al Nord-Ovest (-12,6%). Al contrario, il Sud e le Isole hanno visto un incremento dello stock disponibile (+3,5% e +2% rispettivamente).

Conclusioni

In sintesi, il mercato immobiliare italiano sta attraversando una fase di consolidamento, con un aumento dei prezzi sia per le vendite che per gli affitti. Nonostante l’incremento dei costi, la maggiore offerta e la migliorata accessibilità stanno offrendo nuove opportunità agli acquirenti. Tuttavia, le disparità regionali e la continua crescita dei canoni d’affitto nelle aree urbane rappresentano sfide significative per il mercato.

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