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Assicurazioni casa e aumento dei premi delle polizze: pratiche controverse delle compagnie

Le assicurazioni casa in Italia stanno riscontrando aumenti ingiustificati e clausole controverse come il jus variandi che preoccupano i consumatori e attivano azioni sindacali

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Politiche assicurative contro il consumatore: aumenti e clausole ingannevoli
Assicurazione sulla casa (© Depositphotos)

Nel periodo compreso tra ottobre 2023 e aprile 2024, il settore delle assicurazioni casa in Italia ha assistito a un aumento significativo dei premi delle nuove polizze. Almeno dieci delle principali compagnie assicurative hanno introdotto una prassi controversa: l’applicazione unilaterale del jus variandi anche alle polizze già in essere. Questa nuova clausola consente alle compagnie di modificare il premio senza preavviso e senza il consenso dei clienti, poco prima della scadenza annuale.

Pratiche coercitive e pressioni sugli agenti

Le associazioni a tutela dei consumatori hanno segnalato anche l’uso di pratiche coercitive nei confronti degli agenti assicurativi. Questi ultimi, sotto pressione, sono spesso costretti a forzare i clienti ad accettare le nuove condizioni contrattuali, senza informarli della possibilità di disdetta prevista dai contratti.

In risposta a queste pratiche discutibili, il Sindacato nazionale agenti (Sna) ha presentato un esposto, chiedendo l’intervento dell’Autorità Antitrust per verificare la legittimità delle clausole jus variandi e proteggere i diritti degli assicurati.

Appello alla vigilanza dei consumatori

Marco Festelli, presidente di Confconsumatori, ha lanciato un appello ai consumatori affinché controllino attentamente i premi delle loro polizze assicurative. Verificare che corrispondano agli accordi pattuiti è fondamentale per evitare aumenti ingiustificati e proteggere i propri interessi.

Trasparenza e regolamentazione

Questa situazione sottolinea l’importanza di maggiore trasparenza e regolamentazione nel settore assicurativo. È essenziale garantire che i consumatori si sentano protetti e rispettati nei loro diritti fondamentali, anche attraverso l’azione delle associazioni consumatrici e dei sindacati.

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