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Mutui, segnali di ripresa nel mercato: cresce la domanda online
Il mercato dei mutui mostra segnali positivi con un aumento del 15% delle richieste online nel primo semestre 2024. Sebbene le erogazioni siano ancora in calo, la crescita della domanda e i tassi competitivi fanno sperare in una ripresa. Anche se i mutui a tasso fisso offrono condizioni vantaggiose, quelli a tasso variabile restano elevati
Il mercato dei mutui mostra segnali incoraggianti: secondo un’analisi congiunta di Facile.it e Mutui.it, le richieste di finanziamento raccolte online nei primi sei mesi del 2024 sono aumentate del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche se il mercato non ha ancora raggiunto i livelli pre-pandemia e le erogazioni sono ancora in calo (-13% nel primo trimestre 2024 secondo Assofin), l’aumento della domanda lascia ben sperare per un secondo semestre più robusto, con un potenziale incremento dei finanziamenti concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni.
Profili dei richiedenti e incremento degli importi
Dall’analisi delle domande di mutuo emerge che l’importo medio richiesto nel 2024 è stato di 133.389 euro, segnando un incremento del 3% rispetto al 2023. Un aumento analogo (+3%) è stato registrato per il valore medio degli immobili oggetto di mutuo, salito a 207.614 euro. Anche l’età media dei richiedenti è aumentata leggermente, passando da 40 a 41 anni, dato che riflette la crescita delle richieste di surroga, passate dal 19% del 2023 al 27% del 2024. Questo fenomeno è stato alimentato dal calo dei tassi d’interesse, che ha incentivato molti mutuatari a rinegoziare le condizioni del loro finanziamento.
Tassi d’interesse e offerte bancarie
Il primo semestre del 2024 ha visto buone condizioni per i tassi fissi. Nonostante l’andamento altalenante dell’IRS, l’indice di riferimento per i mutui a tasso fisso, i valori sono rimasti relativamente bassi. Ad esempio, l’IRS a 25 anni è passato da 249 punti base a marzo a 263 punti base a maggio, con una fluttuazione contenuta di 14 punti base. Attualmente, l’indice è sceso sotto i 260 punti base, consentendo alle banche di offrire tassi competitivi: per un mutuo medio da 126.000 euro in 25 anni, le migliori offerte online partono da un TAN del 2,86%, con una rata di 588 euro. Per gli immobili di classe energetica A o B, i cosiddetti mutui green, i tassi partono da un TAN del 2,72%, con una rata di 579 euro.
Tassi variabili e prospettive future
Per quanto riguarda i tassi variabili, nonostante la riduzione degli indici dovuta ai tagli della BCE, i valori rimangono ancora elevati. Le migliori offerte per un mutuo medio partono da un TAN del 4,34%, con una rata di 682 euro. Tuttavia, secondo le previsioni dei futures sugli euribor, l’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile potrebbe continuare a scendere entro la fine dell’anno, anche se i benefici in termini di risparmio sulle rate variabili potrebbero essere limitati.
In sintesi, mentre il mercato dei mutui mostra segni di ripresa con un aumento delle richieste e tassi competitivi per i mutui a tasso fisso, la situazione rimane più complessa per i mutui a tasso variabile. L’evoluzione dei tassi e delle condizioni economiche nei prossimi mesi sarà cruciale per determinare se questa tendenza positiva proseguirà nella seconda metà del 2024.
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