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Economia & Lavoro

L’Ape, il caffè e la pensione: parabola dell’Italia che scivola via

L’Italia tra tradizione e declino: l’Ape Piaggio vola in India, il caffè rincara e le pensioni si riducono. Simboli di un Paese che perde terreno e guarda al futuro con amaro rimpianto.

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Tazza di caffè
Tazza di caffè

C’è qualcosa di malinconico nel leggere che l’Ape, la storica tre ruote della Piaggio, si rifarà il trucco oltreoceano, in India, là dove il futuro si misura in decibel di fabbrica e chilometri di sviluppo. Quel rombo, una volta così familiare nelle strade polverose delle nostre campagne e nei vicoli delle città, sarà da ora in poi un eco lontano, un prodotto delocalizzato per il mercato globale. L’Italia resta spettatrice di un suo simbolo che parte per cercar fortuna altrove, proprio come tanti suoi figli hanno fatto e fanno.

Caffè più caro, lusso amaro

Nel frattempo, dalle piantagioni di caffè dell’America Latina giungono venti amari: il prezzo del nostro rituale quotidiano è in salita. La colpa, ci dicono, è del clima che non collabora, delle piogge che tardano o cadono troppo in fretta. Ma in questa vicenda del chicco nero c’è qualcosa di più profondo, qualcosa che parla del nostro destino. L’Italia, patria dell’espresso e della moka, vive ormai di margini sempre più sottili: il rito rimane, ma il peso sul portafoglio si fa sentire. Si sorseggia il caffè come si sopporta un destino, amaro e inevitabile.

La parabola delle pensioni

E poi ci sono le pensioni. Quelle sì che raccontano di un paese fermo, appesantito, invecchiato. Nel 2025 saranno più basse, dicono, per via dei meccanismi di adeguamento al costo della vita che non adeguano niente se non la misura del nostro disagio. E la tredicesima, una volta attesa come la salvezza del Natale, sarà poco più di un’illusione aritmetica: bruciata tra bollette, rincari e rate. L’anziano che si stringe nel cappotto, il pensionato che conta le monete al supermercato sono ormai quadretti di ordinaria miseria, mentre il mondo gira vorticosamente altrove.

Un paese che si consuma

Cosa lega questi tre frammenti di notizia? L’immagine di un paese che non produce più il proprio futuro, che guarda alle sue tradizioni con il rimpianto di chi le lascia partire, che si stringe in un presente fatto di compromessi e rinunce. L’Ape che romba altrove, il caffè che si beve col magone, la pensione che non basta più. Sono istantanee di una storia più grande, quella di un’Italia che, come il suo passato glorioso, si consuma piano piano.

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