Esteri
Prigozhin ha offerto all’Ucraina informazioni sulle truppe russe?
La rivelazione del Washington Post. Il capo di Wagner avrebbe trattato per il ritiro di Kiev da Bakhmut. Offrendo le posizioni dell’esercito di Mosca
Alla fine di gennaio il capo del gruppo Wagner, Yevgeniy Prigozhin, ha offerto all’Ucraina informazioni sul posizionamento delle truppe russe in modo da poterle colpire in cambio del ritiro dei soldati di Kiev dall’area intorno a Bakhmut. E’ quanto emerge dai leak del Pentagono riportati dal Washington Post.
Prigozhin aveva fatto arrivare la sua proposta tramite i suoi contatti nell’intelligence militare di Kiev. Contatti confermati, aggiunge il quotidiano Usa, da due funzionari ucraini, secondo i quali Prigozhin ha parlato in varie occasioni il servizio di intelligence militare (Hur) del governo di Kiev.
Scholz a Zelensky: “L’Ucraina fa parte della famiglia europea”
“In Europa si è consolidata una visione chiara: l’Ucraina è parte della nostra famiglia europea. Questo lo hanno sottolineato il presidente francese Emmanuel Macron, l’ex premier italiano Mario Draghi, il presidente rumeno Klaus Johannis ed io, un anno fa insieme a Kiev. E noi ci riconosciamo tutti in questa affermazione”. Lo ha detto Olaf Scholz nel suo discorso in occasione della cerimonia di consegna del Karlspreis a Volodymyr Zelensky ad Aquisgrana.
Podolyak: “Bakhmut è il preludio della controffensiva”
Bakhmut “l’Ucraina ha preso l’iniziativa. Ciò non significa che verrà liberata domani. Ma i combattimenti pesanti continueranno” e “in un senso più ampio, Bakhmut è il preludio di una controffensiva. È la porta che apre la possibilità all’Ucraina di lanciare una controffensiva di successo”.
Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak in un’intervista alla Bild, aggiungendo che “la controffensiva non è un evento unico che è iniziato oggi e finisce domani. Si tratta di molte azioni, alcune delle quali sono già in corso.(…) Esistono già piccoli progressi locali in diverse parti della regione di Donetsk”.
Minsk: “Sistemi missilistici sul confine ovest”
La Bielorussia ha messo in assetto da combattimento sistemi missilistici tattici e a lancio multiplo sul confine occidentale del Paese. Lo ha dichiarato il canale televisivo del ministero della Difesa bielorusso, citato da Interfax.
“I sistemi missilistici tattici e i sistemi missilistici a lancio multiplo sono posizionati ai confini occidentali. L’esercito dimostra chiaramente che i nostri sistemi Polonez e Tochka risponderanno immediatamente a qualsiasi tentativo di aggressione contro la Bielorussia”, ha dichiarato il canale televisivo e ha aggiunto che stanno operando come parte del controllo di prontezza al combattimento.
Continua a leggere le notizie di DiariodelWeb.it e segui la nostra pagina Facebook