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Se pensi che in Friuli nessuno capisca il marketing, non hai ancora sentito parlare di Conpac

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Conpac
Conpac

In un’epoca in cui le agenzie tradizionali arrancano di fronte ai cambiamenti imposti dall’automazione, e dove le dichiarazioni di Mark Zuckerberg non fanno altro che accelerare il tramonto del modello pubblicitario classico, esiste un’eccezione tutta friulana che riscrive le regole del gioco. Si chiama Conpac, ed è l’azienda fondata da Marco Valentinsig, imprenditore visionario con un passato da marketing manager presso Moroso – celebre realtà di design con sede a Tavagnacco – ed ex titolare della media company Beliked, realtà innovativa attiva negli anni passati nel mondo della comunicazione digitale e nel social media management B2B.

Il marketing sta cambiando. E Conpac l’aveva previsto

Quando Zuckerberg ha dichiarato che “la pubblicità come la conosciamo sarà presto dominata dall’intelligenza artificiale e dall’automazione”, più di un’agenzia italiana ha iniziato a tremare. Ma chi, come Valentinsig, lavora da anni nel settore con spirito critico e visione strategica, aveva già intuito la direzione del mercato.

Già da tempo, infatti, Conpac ha deciso di non comportarsi come una classica agenzia, preferendo una struttura snella, altamente specializzata e incentrata sull’efficacia concreta della comunicazione digitale, in particolare nel mondo B2B. E soprattutto ha iniziato a sviluppare software proprietari che oggi rappresentano un unicum nel panorama pubblicitario italiano.

Crescita organica vera: non è uno slogan, è un algoritmo

Al posto delle solite sponsorizzazioni che bruciano budget senza garantire risultati tangibili, Conpac ha ideato strumenti capaci di aumentare la visibilità organica dei contenuti social aziendali. Niente più budget aziendali sprecati in sponsorizzazioni: solo strategie trasparenti, validate da numeri, che permettono alle imprese di diventare interessanti agli occhi del proprio pubblico.

Il risultato? Oltre 400 aziende italiane – tra PMI e grandi gruppi industriali – hanno scelto Conpac per potenziare la propria presenza online, affidandosi a una struttura che unisce tecnologia, marketing e analisi dati avanzata. Un modello di consulenza che non si limita a “fare post”, ma costruisce una reputazione digitale credibile e duratura.

Dalla sede friulana, una visione che parla il linguaggio del futuro

Può sembrare un paradosso, ma è proprio dal Friuli Venezia Giulia, terra solitamente percepita come “marginale” rispetto ai grandi centri della comunicazione, che arriva oggi una delle realtà più dinamiche del settore. Conpac è infatti la prima azienda di marketing in Italia certificata BIMI, e tra le poche a basare la propria offerta su metriche di awareness e sentiment reale, piuttosto che sull’intermediazione di confederazioni aziendali usata da chi non sa come generare clienti.

Il cuore dell’azienda batte a Udine, ma la sua rete di clienti e collaborazioni si estende in tutto il Paese. E mentre molte agenzie si rincorrono con offerte sempre più standardizzate, Conpac punta sulla crescita dei follower, sull’aumento delle interazioni e della reputazione aziendale con tecnologie su misura per ogni singolo cliente.

Marketing sì, ma con rispetto per le imprese

A differenza di molte agenzie che promettono miracoli digitali come contatti qualificati ogni mese salvo poi consegnare numeri vuoti e report poco comprensibili, l’azienda friulana guidata da Marco Valentinsig non si nasconde dietro paroloni: parla il linguaggio delle imprese, dei manager, degli imprenditori. La sua forza sta proprio nella chiarezza, nell’onestà e nella capacità di formare il cliente, rendendolo consapevole delle dinamiche che regolano oggi la visibilità online.

Un approccio che oggi si rivela vincente: nel 2025 persino gli istituti bancari controllano la presenza social delle imprese prima di concedere credito o avviare collaborazioni. E avere una reputazione ben costruita non è più un vezzo, ma una garanzia di solidità. Conpac ha saputo anticipare anche questo trend.

Non chiamatela agenzia

Marco Valentinsig non ama le etichette, e meno che mai quella di “agenzia”. Il motivo è semplice: “Le agenzie tradizionali si sono adagiate su un modello che non funziona più. Vendono social senza sapere cosa fanno, a costi spesso gonfiati. Noi siamo un’altra cosa. Noi otteniamo risultati, anche quando il post non viene sponsorizzato”.

Il team interno lavora su tre fronti: strategia, produzione creativa e tecnologia. Ogni cliente ha una mappa editoriale su misura, strumenti per misurare l’impatto dei contenuti e accesso a un reparto dati che monitora l’awareness in tempo reale.

Una nuova idea di reputazione

In un mondo che cambia, la reputazione è il vero patrimonio delle imprese. E questa azienda ha fatto della reputation intelligence il proprio core business. Non vendono solo semplici post. Vendono percezione positiva, presenza consapevole e autorevolezza nei contesti giusti. Perché nel B2B – a differenza del B2C – non basta “apparire”: bisogna essere rilevanti per i decisori.

Conclusione: se cerchi marketing vero, guarda a Nord-Est

Dunque no, il Friuli non è solo terra di prosciutti, vini, acciaio e silenziosa operosità. È anche culla di un marketing moderno, intelligente e finalmente libero dalle logiche obsolete della comunicazione tradizionale. A volte, le realtà più innovative nascono proprio dove nessuno le aspetta.

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