Seguici su

Italia

Il “cavallo di troia” del calcio europeo: il Newcastle e il ruolo saudita

Il calcio europeo vede crescere l’influenza saudita, con il PIF saudita desideroso di introdurre una wild card per la Pro League in Champions League dal 2024. Ciò potrebbe portare benefici economici ma anche sfide politiche, date le tensioni con Israele

Avatar

Pubblicato

il

La bandiera del Newcaste United (© Depositphotos)
La bandiera del Newcaste United (© Depositphotos)

Il calcio europeo sta vivendo un momento di svolta potenzialmente rivoluzionario. Il cosiddetto “cavallo di Troia” del Newcastle, trascurato e ignorato da molti, ha rivelato la crescente influenza saudita nel calcio europeo. Ma che cosa significa realmente questo cambiamento?

Il patrimonio e il potere del PIF

Con un patrimonio e potere sottolineato dai 360 miliardi di dollari gestiti dal Public Investment Found (PIF) – un consorzio legato alla famiglia reale saudita – è chiaro che l’influenza saudita nel calcio europeo non è da sottovalutare. La famiglia reale di Riyad ha mostrato un forte interesse nel mondo dello sport, e il calcio non fa eccezione.

Wild card saudita per la Champions League

Un’idea intrigante proposta dalla federcalcio saudita è quella di concedere una “wild card” per iscrivere la vincitrice della Pro League alla Champions League nella sua nuova formula dal 2024-2025. Oltre alle evidenti ragioni commerciali, questo spostamento potrebbe generare un effetto domino nei contratti pubblicitari, simile all’effetto visto in sport come la Formula 1, il golf e il tennis.

Tuttavia, l’entrata saudita nel calcio europeo potrebbe portare con sé alcune preoccupazioni politiche. In particolare, la presenza di Israele nell’UEFA potrebbe sollevare possibili contenziosi. Ma il calcio, con la sua capacità unica di unire le persone, potrebbe facilitare il dialogo tra le parti.

Il futuro economico del calcio

Il calcio, come molti altri settori, necessita di un costante afflusso di capitale per rimanere competitivo. L’introduzione di una squadra saudita in Champions League potrebbe offrire una nuova fonte di entrate per l’UEFA. E, a differenza della situazione negli Stati Uniti, il calcio nel mondo arabo non ha una forte concorrenza da altre discipline sportive.

Mentre alcuni vedono l’influenza saudita come una minaccia per i valori e le tradizioni del calcio, è essenziale ricordare che il calcio di oggi ha una forte dimensione finanziaria. La partecipazione dei tifosi, come visto nella Premier League, dimostra che tradizione e finanza possono coesistere.

Continua a leggere le notizie di DiariodelWeb.it e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *