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Reddito di Cittadinanza: la sospensione del sussidio scatena le proteste a Napoli

La sospensione del Reddito di Cittadinanza a Napoli scatena le proteste. Intanto il Governo annuncia nuove misure di inclusione sociale

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Manifestazione a favore del reddito di cittadinanza
Manifestazione a favore del reddito di cittadinanza (© Fotogramma)

La sospensione del reddito di cittadinanza ha scatenato proteste e confusione tra le famiglie beneficiarie della Campania, con Napoli al centro della situazione. Nel frattempo, il governo ha annunciato nuove misure di inclusione sociale e lavorativa, superando il reddito di cittadinanza, per fornire un supporto più mirato alle persone in cerca di lavoro e alle famiglie più vulnerabili. In questo articolo, esploreremo le recenti sviluppi riguardanti la sospensione del sussidio e le nuove prospettive di attivazione per il futuro.

Caos e proteste a Napoli

La notizia della sospensione del reddito o pensione di cittadinanza ha suscitato centinaia di proteste tra le famiglie beneficiarie della Campania, soprattutto a Napoli, dove il numero di sussidi erogati è il più alto in tutta Italia. Centinaia di persone si sono recate presso gli uffici dell’INPS di Napoli e della provincia, in cerca di chiarimenti riguardo ai nuovi requisiti che hanno portato alla sospensione dei sussidi. L’agitazione ha raggiunto talmente livelli elevati da sfociare in un alterco tra due persone e i vigilantes all’ingresso della sede dell’INPS a Napoli, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Le dichiarazioni dell’Assessore del Comune di Napoli

L’Assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, ha cercato di fare chiarezza sulla situazione. Ha spiegato che le persone che hanno perso il reddito di cittadinanza a causa della sospensione e sono ritenute occupabili, ovvero con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, senza persone disabili o minori a carico, potranno ricevere un supporto di 350 euro al mese per la formazione al lavoro tramite i Centri per l’Impiego e l’INPS.

Coloro che hanno a carico minori, ultrasettantenni o persone disabili riceveranno ancora il reddito di cittadinanza fino a dicembre, ma dal primo gennaio 2024 riceveranno un contributo di almeno 480 euro tramite una piattaforma che metterà in collegamento i Centri per l’Impiego e i Servizi Sociali. L’Assessore ha esortato le persone a non recarsi agli uffici dei Servizi Sociali per questo motivo, poiché la presa in carico avviene attraverso una piattaforma gestita dai Centri per l’Impiego.

Numeri elevati in Campania

L’INPS ha inviato quasi 37.000 messaggi di sospensione del reddito di cittadinanza alle famiglie beneficiarie della Campania, con oltre 21.500 di essi concentrati nella provincia di Napoli, che risulta essere la zona più colpita dalle sospensioni. Questi numeri riflettono l’ampio impatto della nuova normativa sul sostegno finanziario alle famiglie in questa regione.

Nuove misure di inclusione sociale e lavorativa

In risposta alle proteste e alla sospensione del reddito di cittadinanza, il governo ha annunciato nuove misure di inclusione sociale e lavorativa che vanno oltre il vecchio schema. Con il claim “Un percorso per ognuno, una prospettiva per tutti”, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’INPS, ha lanciato una campagna di comunicazione per supportare l’introduzione di queste nuove misure.

Si prevede il Supporto per la formazione e il lavoro, che entrerà in vigore a partire da settembre 2023, mirato a fornire un aiuto specifico alle persone in cerca di lavoro. Inoltre, a partire dal primo gennaio 2024, verrà introdotto l’Assegno di inclusione, destinato alle famiglie più vulnerabili. La campagna pubblicitaria per la promozione di queste misure è stata lanciata sui canali televisivi e radiofonici ed è solo la prima fase di una campagna più ampia.

Conclusioni

La sospensione del reddito di cittadinanza ha generato proteste e incertezza tra le famiglie beneficiarie di Napoli e della Campania. Tuttavia, il governo sta cercando di rispondere alle esigenze delle persone in cerca di lavoro e delle famiglie più fragili attraverso nuove misure di inclusione sociale e lavorativa. La situazione è in continua evoluzione, e il governo sta cercando di fornire un supporto mirato ed efficace a coloro che ne hanno bisogno, superando il vecchio modello del reddito di cittadinanza.

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