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Politica

Le Olimpiadi di Parigi: una cerimonia inaugurale sotto il fuoco delle critiche

La cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi ha suscitato critiche politiche e religiose in Italia. Matteo Salvini e altri esponenti di destra l’hanno definita offensiva per i cristiani, mentre Beppe Grillo e Matteo Renzzi l’hanno apprezzata.

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La rappresentazione dell'ultima cena alle Olimpiadi di Parigi 2024
La rappresentazione dell'ultima cena alle Olimpiadi di Parigi 2024

La cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi ha sollevato un’ondata di critiche da parte del mondo politico italiano. Mentre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella seguiva da vicino la delegazione azzurra, esponenti di centrodestra e centrosinistra hanno espresso forti riserve, sottolineando il carattere controverso delle scelte artistiche degli organizzatori.

Salvini e l’offesa ai Cristiani

Matteo Salvini, leader della Lega, è stato uno dei più accesi critici della cerimonia. Ha definito la rappresentazione di una versione dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci con drag queen come un “insulto ai cristiani”. Salvini ha utilizzato parole dure, accusando gli organizzatori di aver iniziato le Olimpiadi con un’offesa a miliardi di cristiani nel mondo, definendo l’evento “squallido”.

A supportare le critiche di Salvini è intervenuto Simone Pillon, ex senatore della Lega. Pillon ha attaccato la cerimonia descrivendola come un esempio di “neo Occidente woke”, ridicolizzando le radici cristiane e promuovendo un’umanità priva di identità sessuale. Ha inoltre richiesto, provocatoriamente, di “ritirare la delegazione e lasciare Macron a correre solo verso l’abisso”.

La “satira” di Procaccini

Anche Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli d’Italia, ha espresso la sua disapprovazione con toni sarcastici. Ha definito la cerimonia “molto bella” paragonandola a un gay pride, suscitando una pronta critica da parte di Sandro Gozi, esponente di Renew Europe, che ha sottolineato come Fratelli d’Italia non sia la forza politica liberale e moderata che pretende di essere.

La voce “fuori dal coro” di Beppe Grillo

In un panorama di critiche, la voce del fondatore del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, si è distinta per il suo apprezzamento della cerimonia, che ha definito “straordinaria e pazzesca”. Tuttavia, Grillo ha criticato i telecronisti della Rai, definendoli “brutte copie della Gialappas”. Il suo commento è stato inaspettato, considerando la tradizionale posizione critica del M5S verso le Olimpiadi.

L’occasione mancata dall’Italia di ospitare le Olimpiadi è stata sottolineata da Matteo Renzi. L’ex Presidente del Consiglio ha espresso il suo rammarico su Twitter, evidenziando come Roma avrebbe potuto essere il palcoscenico di un simile evento, se non fosse stato per il no della sindaca Virginia Raggi alla candidatura della città.

L’ira dei vescovi francesi

Le critiche non sono arrivate solo dall’Italia. La Conferenza Episcopale Francese ha condannato la cerimonia come una “presa in giro del cristianesimo”. In un comunicato, i vescovi francesi hanno deplorato le scene di scherno verso la fede cristiana, esprimendo il loro disappunto per una rappresentazione che, a loro avviso, ha ferito i sentimenti religiosi di molti.

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