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Politica

Mario Draghi (chi entra Papa in conclave, poi esce cardinale)

Mario Draghi, dopo aver mancato la presidenza del Quirinale, si profila come possibile leader europeo. Recentemente ha proposto un rinnovamento radicale per l’UE, suscitando interesse e speculazioni sulla sua candidatura per la presidenza della Commissione o del Consiglio Europeo.

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Mario Draghi
Mario Draghi (© Governo)

Nel panorama politico attuale, c’è chi naviga le acque tumultuose con la grazia di un cigno e chi sembra più un paperino sfortunato. E poi c’è Mario Draghi, l’ex Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), il cui stile non smette di incantare nonostante le onde. A gennaio 2022, il quasi-Quirinale sembrava a un soffio di distanza, ma il destino ha avuto altri piani, e Sergio Mattarella ha deciso di non lasciare il timone. Ma come il proverbio insegna, non c’è due senza tre, e Draghi sembra aver preso questa massima un po’ troppo alla lettera.

Recentemente, Draghi è tornato a far parlare di sé, non per una posa elegante su una rivista di moda, ma per alcune dichiarazioni che hanno fatto storcere il naso a più di un eurocrate. Ursula von der Leyen gli aveva affidato un compito tanto ampio quanto vago: delineare una strategia per il futuro della competitività dell’industria UE. Una sfida che sembra aver riacceso in lui un fuoco quasi quasimodiano, spingendolo a parlare di cambiamenti radicali e necessari per l’Europa, durante una conferenza sul pilastro europeo dei diritti sociali in Belgio.

«Abbiamo bisogno di un’Unione europea che sia adatta al mondo di oggi e di domani», ha detto a Bruxelles, proferendo parole che suonano tanto come un vezzoso corteggiamento nei confronti della Commissione Europea. Ma non è tutto: le sue ambizioni potrebbero spingersi fino alla presidenza della Commissione o del Consiglio Europeo. Si dice che “è il profilo più autorevole che abbiamo”, un ritornello che echeggia nei corridoi del potere, mentre i fan di Draghi probabilmente già immaginano t-shirt con il suo volto e la scritta “Make Europe Draghi Again”.

Eppure, non tutti sembrano pronti a saltare sul carro del vincitore. Le reazioni italiane al suo discorso sono state piuttosto timide, con Giorgia Meloni che si è guardata bene dal commentare, forse temendo di scottarsi con un endorsement troppo precoce o troppo tardo. D’altra parte, Elena Bonetti e Emma Bonino non hanno esitato a esprimere il loro plauso, con quest’ultima che addirittura spera di vederlo alla guida del Consiglio europeo.

Le parole di Draghi suonano come una melodia per alcuni, un rumore fastidioso per altri. Davanti alle potenze come gli Stati Uniti e la Cina, l’ex premier osserva che l’Europa ha risposto in maniera “limitata” e parla di una necessità di trasformazione radicale dell’intera economia europea. Parole grandi, sicuramente, ma non si può fare a meno di notare una certa ironia nella situazione di un uomo che parla di unità e coesione mentre si prepara a un’altra, potenzialmente solitaria, corsa verso un nuovo traguardo politico.

Nel frattempo, nel palcoscenico politico europeo, Mario Draghi sembra essere il candidato che non dispiace alle principali cancellerie e piace anche al nostro governo, proponendosi come un canale privilegiato per Roma. Ma la politica è un gioco di incastri e gli equilibri non rendono l’ipotesi di un suo incarico così concreta. Dopotutto, chi entra Papa in conclave, poi esce cardinale, come ricorda un vecchio adagio che sembra calzare a pennello nel caso di Draghi.

In conclusione, mentre l’Europa si dibatte tra sfide presenti e future, Mario Draghi rimane una figura di spicco, un protagonista di una saga politica che oscilla tra ambizione e pragmatismo, tra sogni di grandezza e la cruda realtà di un continente in cerca di direzione. Resta da vedere se il suo sarà un ritorno trionfale o un altro capitolo di nobili aspirazioni non realizzate. Nel frattempo, il sipario non è ancora calato e l’Europa guarda a questo interessante episodio con una miscela di speranza e scetticismo, in attesa di capire quale Draghi si presenterà al prossimo appuntamento con la storia.

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