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Politica

Paola De Micheli: «Schlein? Io militante e più concreta, la sinistra Pd dovrebbe appoggiare me»

La candidata alla Segreteria del PD: «La sinistra del partito dovrebbe approggiare me». Bentivogli: «Falsa partenza comitato Pd, Letta rinvii a dopo assise»

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Paola De Micheli (© ANSA)
Paola De Micheli (© ANSA)

Per Paola De Micheli, la sua candidatura alla segreteria del Pd, rispetto all’altra candidata donna, Elly Schlein, si distingue per “la militanza nel Pd, la concretezza e l’afflato sociale, visto che mi occupo da sempre di economia e lavoro”. Lo afferma De Micheli in un’intervista alla Stampa.

“Mi sento molto bene grazie agli iscritti del Pd – aggiunge – sto facendo un congresso con loro e nei circoli. E questo è molto apprezzato e mi porta molto sostegno. Io sono competitiva perché gli iscritti riconoscono la novità di questa candidatura. C’è molta sinistra con me – prosegue – e anche il mondo riformista moderato, perché la mia è una mozione che declina concretamente i valori fondativi del Pd. Ovvero discontinuità nelle scelte e nel metodo, continuità nei valori della sinistra”.

Bentivogli: «Falsa partenza comitato Pd, Letta rinvii a dopo assise»

Il comitato costituente Pd ha avuto “una falsa partenza” e sarebbe bene che Enrico Letta ne prendesse atto e rimandasse questa riflessione sulla carta dei valori a dopo il congresso. Lo ha detto oggi Marco Bentivogli, presentando il manifesto dei laburisti. “Sarebbe atto di buonsenso da parte del segretario del Pd dire che c’è stata una falsa partenza su questo comitato costituente e riconsegnare alla successiva scelta del gruppo dirigente la costruzione di un nuovo comitato di saggi per costruire e aggiornare la carta dei valori del 2007. Che, ripeto, non è l’emergenza che abbiamo”.

Per Bentivogli “la scelta degli 87 saggi per costruire una nuova carta dei valori” di fatto “rottama i 47 saggi nominati nel 2007 da Romano Prodi. Se non fosse grave la situazione sarebbe ridicola”. Perché, ha sottolineato, il compito è “non di aggiornare – tutto è sempre aggiornabile – ma di cancellare e di mettere alle spalle quella fase. Si dice che quel documento è vecchio: è talmente vecchio che per superarlo si riscopre lo scontro tra bolscevichi e menscevichi, in una discussione che è assolutamente da cabaret più che da un partito di sinistra democratica europea”.

L’ex sindacalista ha aggiunto: “Nei valori del pd si ritrovarono in molti, furono valori che portarono dentro. Furono veramente inclusivi di ciò che c’era fuori le forze politiche. Oggi il messaggio chiaro che arriva dal 25 settembre non è cambiate la carta dei valori ma cambiate il gruppo dirigente. Cambiatelo tutto”.

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