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Pnrr, UE approva pagamento terza rata e modifiche per la quarta. Meloni: «Passo avanti promettente»

L’Unione Europea ha dato il via libera preliminare al pagamento della terza rata del PNRR e ha accettato le modifiche proposte per la quarta. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, esprime la sua gratitudine per il riconoscimento del lavoro svolto dal governo italiano

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Giorgia Meloni con Ursula Von der Leyen
Giorgia Meloni con Ursula Von der Leyen (© Governo)

La Commissione Europea ha emesso un via libera preliminare alla richiesta di esborso avanzata dal governo italiano all’inizio dell’anno per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), aprendo la strada per l’arrivo della terza tranche di risorse. Dopo mesi di contatti e negoziati, il lavoro instancabile dell’Italia ha finalmente dato i suoi frutti, convincendo Bruxelles e preparando il terreno per l’erogazione di 18,5 miliardi di euro. Tuttavia, un piccolo scostamento rispetto alla richiesta originaria riguarda gli interventi per le case dello studente, ma la Commissione assicura che tali risorse mancanti saranno inclusi nella quarta rata, soggetta all’approvazione del Consiglio.

L’avvicinamento alla quarta rata del PNRR

Il cammino verso il PNRR non si ferma alla terza rata. La Commissione Europea sta valutando positivamente le richieste del governo italiano per apportare modifiche mirate alle misure incluse nella quarta rata da 16 miliardi di euro, comprensive anche dei 519,5 milioni residui dalla terza tranche. Le richieste riguardano, tra le altre cose, il superbonus e il trasporto sostenibile. Se confermato dal Comitato economico e finanziario, l’Italia potrà beneficiare di ulteriori fondi necessari per il suo percorso di ripresa.

Il tripudio di Giorgia Meloni per i risultati di Bruxelles

Con soddisfazione e gioia, Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, accoglie con favore le decisioni della Commissione Europea. Per lei, queste approvazioni sono un riconoscimento all’azione di governo e un risultato straordinario ottenuto grazie all’intenso lavoro svolto in sinergia con Bruxelles. Con 35 miliardi di euro previsti per il 2023, l’Italia può guardare al futuro con maggiore fiducia e determinazione. Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, conferma l’impegno a cooperare strettamente con la Commissione europea, compresa la lavorazione del nuovo capitolo REPowerEU per garantire sicurezza e indipendenza energetica.

Voci critiche sollevate dai tagli nel PNRR

Nonostante i progressi, alcune voci critiche sollevano interrogativi riguardo ai tagli operati nel PNRR. Il Wwf denuncia il taglio delle risorse destinate alla sicurezza del territorio e delle città, sottolineando che non ha senso parlare di un piano di prevenzione per il dissesto idrogeologico e il risanamento del territorio se le risorse destinate a questi scopi sono notevolmente ridotte. Allo stesso modo, Emilio Miceli, responsabile Politiche della legalità della Cgil, critica la scelta di ridurre i fondi previsti per la manutenzione e il riuso dei beni confiscati, sostenendo che tali finanziamenti avrebbero dovuto essere estesi a tutte le regioni e non solo all’Italia meridionale.

Conclusione: un futuro intrapreso con determinazione

Mentre il PNRR si avvicina alla terza rata, l’Italia guarda con ottimismo e speranza al futuro, grazie all’approvazione preliminare della Commissione Europea. Nonostante le critiche e i tagli, il governo italiano prosegue con fiducia il suo lavoro per affrontare le sfide post-pandemiche e perseguire una crescita economica sostenibile. Con l’approvazione della quarta rata in prospettiva, il percorso di ripresa dell’Italia sembra promettente, offrendo l’opportunità di realizzare le ambizioni e i progetti per il benessere e lo sviluppo del paese.

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