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Regionali Lombardia, FdI mostra i muscoli

Il partito di Giorgia Meloni affronta gli ultimi 30 giorni di campagna elettorale per il Pirellone con “fiducia”, ma consapevole del rischio di cantare vittoria troppo presto

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Giorgia Meloni
Giorgia Meloni (© Agenzia Fotogramma)

MILANO – Forte dei risultati delle politiche, che il 25 settembre hanno visto in Lombardia il centrodestra superare il 50% e FdI doppiare la Lega, il partito di Giorgia Meloni affronta gli ultimi 30 giorni di campagna elettorale per il Pirellone con “fiducia”, ma consapevole del rischio di cantare vittoria troppo presto. Tra le possibili nubi all’orizzonte c’è il passaggio nel frattempo di una ex donna di punta del centrodestra, Letizia Moratti, nel campo dei concorrenti di Attilio Fontana e la semi-scissione nella Lega dei bossiani di Comitato Nord, che pur avendo assicurato oggi fedeltà al presidente in carica sono ancora una spina nel fianco per il segretario Matteo Salvini.

Santanchè: «Faremo meglio delle politiche»

Per il resto il vento di Fratelli d’Italia sembra ancora in poppa, tanto che la coordinatrice lombarda, Daniela Santanchè, ha detto di puntare addirittura a un risultato “superiore” a quello del voto che ha portato Meloni a Palazzo Chigi: “Il trend per FdI – ha detto presentando i propri candidati – è molto positivo e quindi vogliamo mantenerlo, fare meglio anche rispetto alle politiche”.

Uno scenario che, in caso di conferma di Fontana, sconvolgerebbe però gli attuali rapporti di forza nella maggioranza regionale. Per questo il ministro del Turismo, che domani precederà gli interventi di Ignazio La Russa e Giorgia Meloni, le due massime cariche istituzionali della destra, all’evento organizzato a Palazzo Lombardia per lanciare la volata a Fontana, ha precisato che non vuole “crescere a discapito” degli alleati, ma pescando soprattutto tra chi all’ultima tornata elettorale si è astenuto.

Dal canto suo Fontana ha minimizzato il rischio di trovarsi alle spalle una coalizione difficile da riequilibrare. “Abbiamo passato cinque anni in cui c’erano altri rapporti di forza e abbiamo sempre operato senza alcun tipo di frizione. La nostra strategia è quella di parlarci, confrontarci, trovare la soluzione migliore. Nessuno di noi ha mai avuto la volontà di prevaricare gli altri. L’importante sono le idee, non sono i numeri” ha ribadito.

Majorino «batte cassa»

Ci sono però dei numeri, come ha ricordato oggi il candidato del centrosinistra Pierfrancesco Majorino, che contano eccome, cioè quelli dei fondi per la campagna elettorale. “Ci troviamo di fronte due corazzate dotate di milioni” ha detto l’europarlamentare dem. “Abbiamo la forza delle cittadine e dei cittadini lombardi, ma abbiamo bisogno di risorse economiche per portare avanti la campagna elettorale”.

“Chiedo con la forza delle idee e della passione un aiuto per il costo dei volantini, dei manifesti e materiali per i volontari. E sin da ora un grazie di cuore a tutte e a tutti quanti con il loro contributo” ha ribadito Majorino lanciando la sua raccolta fondi alla vigilia della presentazione del programma con Giuliano Pisapia, che sarà seguita domenica da una visita di Elly Schlein, la candidata alla segreteria del Pd che sostiene.

Saranno impegnati nel fine settimana in campagna elettorale in Lombardia anche Matteo Salvini, a Monza con i giovani della Lega, e i leader del terzo polo, Carlo Calenda e Matteo Renzi, all’assemblea dei Liberali europei, alla quale è attesa anche Moratti, oggi in tour nella Bassa bresciana con il suo pullman. Lunedì sarà invece il turno di Silvio Berlusconi, che riaprirà apposta i cancelli di Villa Gernetto, per presentare l’impegno a testa bassa anche di Forza Italia per conservare al centrodestra governo della Lombardia.

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