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Le ombrelline restano in MotoGp

La Formula Uno ha eliminato le “ombrelline”, privilegiando il politicamente corretto. Diversamente, la MotoGP, acquisita da Liberty Media, manterrà questa tradizione. Carmelo Ezpeleta di Dorna sostiene che vietarle sarebbe contro le donne

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Le ombrelline restano in MotoGp
Le ombrelline restano in MotoGp (© Agenzia Fotogramma)

Il mondo del motorsport si trova nuovamente al centro di un acceso dibattito che mette in discussione il ruolo e la rappresentazione delle donne nei suoi eventi più prestigiosi, come la Formula Uno (F1) e la MotoGP. Negli ultimi anni, la Formula Uno ha preso una decisione significativa, eliminando la figura delle “ombrelline” dalla griglia di partenza, ovvero quelle ragazze precedentemente impiegate per tenere al riparo dal sole i piloti con degli ombrelli prima della partenza delle gare. Questa mossa, sebbene abbia portato a polemiche da parte di chi in passato ricopriva tali ruoli, mirava a modernizzare l’immagine dello sport e a promuovere un ambiente più inclusivo e rispettoso.

La decisione non prevedeva più la presenza di figure femminili selezionate esclusivamente per il loro aspetto esteriore, affidando il compito di reggere gli ombrelli a membri dello staff indistintamente dal genere, senza dare particolare importanza al modo in cui queste persone fossero vestite. Una scelta che sembra voler segnare una netta separazione tra il passato e il presente dell’immagine della F1, ponendo l’accento sulla professionalità e sulle competenze, piuttosto che su stereotipi di genere.

Tuttavia, la recente acquisizione della MotoGP da parte di Liberty Media, lo stesso colosso che gestisce la Formula Uno, ha sollevato interrogativi su possibili cambiamenti simili anche nel mondo delle due ruote. Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports, l’organizzazione che gestisce le competizioni della MotoGP, ha chiarito che, nonostante l’acquisizione, la MotoGP continuerà a essere gestita come una realtà separata. Ciò significa che, almeno per il momento, le “ombrelline” continueranno a essere una presenza fissa nelle gare di MotoGP, a dimostrazione di una visione che privilegia la tradizione e la continuità.

Ezpeleta: «Eliminare le ombrelline? Un gesto contro le donne»

Ezpeleta sostiene che la decisione di mantenere le ombrelline è una questione di libertà e che vietarle sarebbe un gesto contro le donne, non a loro favore. Tale posizione evidenzia una complessa riflessione sulle modalità più adeguate per promuovere l’uguaglianza di genere e il rispetto nel motorsport, sottolineando come le soluzioni adottate debbano essere il risultato di un attento bilanciamento tra progresso sociale e rispetto delle tradizioni.

Nonostante le divergenze di approccio tra F1 e MotoGP, entrambe le organizzazioni sembrano condividere l’obiettivo di rafforzare l’immagine e l’attrattiva del motorsport a livello globale. Con l’acquisizione della MotoGP, Liberty Media ha l’opportunità di sperimentare nuove strategie di marketing e di comunicazione, volte a espandere l’audience e a raccontare lo sport in maniera più coinvolgente, approfittando delle sinergie con la Formula Uno. Tra le novità discusse ci sono la riduzione dei Gran Premi in Europa, l’anticipazione dell’inizio della stagione in Asia e l’introduzione di gare doppie, che vedrebbero MotoGP e F1 condividere lo stesso weekend di gare.

Queste innovazioni rappresentano tentativi di adattare il motorsport alle nuove esigenze e preferenze del pubblico globale, cercando di bilanciare rispetto per la tradizione e necessità di rinnovamento. La questione delle “ombrelline” sottolinea l’importanza di una discussione continua sul ruolo delle donne nello sport e su come le organizzazioni sportive possono promuovere valori di inclusività e rispetto.

La scelta di mantenere questa tradizione nella MotoGP, pur nel contesto di un cambiamento di proprietà e di possibili evoluzioni future, apre uno spazio di riflessione sulle modalità con cui lo sport motoristico può evolversi, rimanendo fedele ai suoi valori fondanti e al tempo stesso rispondendo alle critiche e alle aspettative di un pubblico sempre più ampio e diversificato.

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