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Il fenomeno degli affitti transitori in Italia
Il mercato degli affitti transitori in Italia sta crescendo rapidamente, con aumenti significativi della domanda e dei prezzi nelle principali città come Roma e Milano. Questa tipologia di locazione, che va da 30 giorni a 18 mesi, offre flessibilità sia per i proprietari che per gli inquilini, soddisfacendo le nuove esigenze abitative
Negli ultimi mesi, le principali città italiane hanno visto un vivace dibattito riguardo al mercato degli affitti, con particolare attenzione a una forma di locazione che sta guadagnando popolarità: l’affitto transitorio. Questo tipo di contratto, che può durare da un minimo di 30 giorni a un massimo di 18 mesi, si distingue per la sua flessibilità e per la capacità di soddisfare le esigenze sia dei locatori che dei locatari. A differenza degli affitti tradizionali, che generalmente impegnano le parti per periodi più lunghi, e degli affitti brevi, limitati a meno di 30 giorni, l’affitto transitorio offre una soluzione intermedia che si sta rivelando sempre più vantaggiosa.
Un recente studio di Immobiliare.it ha analizzato il mercato degli affitti transitori in otto capoluoghi di regione, rivelando che la domanda per queste locazioni è aumentata in modo significativo. Roma e Milano, in particolare, hanno registrato incrementi del 65% e 59% rispettivamente, con Bari e Torino che seguono a ruota con un +57% e +52%. Anche altre città come Trieste, Napoli, Firenze e Bologna hanno visto crescite sostenute, con un aumento medio del 33% a livello nazionale.
Un mercato in espansione
Questa crescente domanda ha avuto un impatto diretto sui prezzi degli affitti transitori, con un aumento generalizzato che si attesta attorno al 17% in Italia. Torino spicca con un incremento del 26%, portando il prezzo medio al metro quadro da 10,4 a 13,2 euro. Anche Roma ha visto un incremento significativo del 25%, raggiungendo 21,6 euro al metro quadro. Altre città, come Firenze e Bari, hanno mostrato aumenti del 19%, mentre Napoli ha registrato una crescita del 12%. Milano, pur con un incremento più contenuto del 10%, rimane la città con il prezzo più alto, sfiorando i 27 euro al metro quadro.
Questo aumento dei prezzi non ha colpito tutti i territori allo stesso modo; Trieste ha visto un calo del 3%, mentre Bologna ha registrato un aumento solo dell’1%. Questo scenario di prezzi in ascesa è un chiaro indicatore dell’interesse crescente verso questa forma di affitto, rendendo necessaria una riflessione su come i proprietari e gli inquilini possano navigare in questo mercato in evoluzione.
Offerta in crescita
Nonostante l’aumento della domanda, l’offerta di case disponibili per affitti transitori non solo non diminuisce, ma cresce, con un incremento generale del 39% in Italia. Milano, in particolare, ha visto un raddoppio dell’offerta, seguita da Bari e Firenze, che mostrano aumenti rispettivamente del 66% e del 65%. Torino e Napoli seguono con incrementi del 56% e 52%, mentre Trieste e Bologna registrano una crescita più contenuta. Roma, infine, segna il passo con un incremento del 7%.
Antonio Intini, Chief Business Development Officer di Immobiliare.it, sottolinea l’importanza di questa forma di locazione per il mercato attuale: “L’affitto transitorio sta diventando sempre più popolare in Italia, poiché offre vantaggi sia ai proprietari, che possono contare su un ritorno economico più veloce e meno rischioso, sia agli inquilini, come studenti e giovani lavoratori, che necessitano di flessibilità.” In un contesto di incertezze economiche e tassi di interesse in evoluzione, gli affitti transitori rappresentano una risposta strategica alle nuove dinamiche abitative, confermando la loro rilevanza nel panorama immobiliare italiano.
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