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Economia & Lavoro

Riforma fiscale: verso un nuovo scenario tributario

Inizia il conto alla rovescia per la riforma fiscale in Italia. La legge delega pubblicata il 14 agosto avvia i provvedimenti che trasformeranno il sistema tributario entro il 2025. Obiettivi includono la revisione dell’IRPEF, semplificazioni nel calendario fiscale e codificazione del diritto tributario

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Banconote e monete in euro
Banconote e monete in euro (© Depositphotos)

Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato per l’attuazione della tanto discussa riforma fiscale in Italia. La pubblicazione della legge delega (legge 111/2023) sulla “Gazzetta Ufficiale” del 14 agosto ha dato il via alla fase operativa di questa riforma ambiziosa. Il percorso da qui al 29 agosto 2025 prevede l’elaborazione di decreti delegati che plasmeranno un nuovo sistema tributario italiano. Tra gli obiettivi chiave si annoverano la semplificazione del calendario fiscale, la revisione dell’IRPEF e l’organizzazione delle norme tributarie esistenti.

Semplificazione del calendario fiscale e normativo

Una delle sfide maggiori per i contribuenti italiani è il calendario fiscale affollato da circa 1.500 scadenze annuali. Questa necessità di semplificazione è evidenziata da un sondaggio condotto attraverso il profilo LinkedIn del Sole 24 Ore, in cui quasi il 77% dei partecipanti è favorevole a una revisione e consentire il pagamento rateizzato dell’acconto di novembre. Per affrontare questa questione, si sta considerando l’anticipazione delle dichiarazioni a maggio e giugno, in modo da concentrare i pagamenti delle imposte immediatamente dopo.

La riforma fiscale guarda anche alla semplificazione delle norme tributarie esistenti, che attualmente ammontano a 800-900. L’Agenzia delle Entrate sta collaborando alla creazione di testi unici che riordineranno queste norme, coprendo aspetti che vanno dalle imposte sui redditi all’IVA, dalla riscossione alle spese fiscali. Questa semplificazione mira a migliorare la comprensibilità e l’applicazione delle leggi fiscali, agevolando sia i contribuenti che l’amministrazione.

IRPEF: un nuovo quadro di aliquote

L’obiettivo più immediato della riforma fiscale è la ristrutturazione dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF). Nonostante l’articolo 5, comma 1, lettera a della legge delega non ne parli esplicitamente, l’accento è posto sulla “graduale riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche”. L’intenzione è chiara: ridurre il numero di aliquote e scaglioni da quattro a tre. L’attuazione di questa modifica potrebbe avvenire già nella prossima manovra, ma le sfide principali risiedono nella reperibilità delle risorse necessarie per coprire questa riforma.

Considerando risorse limitate (tre-quattro miliardi), una soluzione ipotizzata è quella di unire i primi due scaglioni, estendendo l’aliquota del 23% fino a 28.000 euro di reddito lordo annuo, superando così l’attuale limite di 15.000 euro. Al di sopra di questa soglia, l’aliquota salirebbe al 25% per i redditi superiori. Rimarrebbero invariate le aliquote del 35% per redditi da 28.000 a 50.000 euro e del 43% oltre questa cifra.

Codificazione del Diritto Tributario

La riforma fiscale si propone di realizzare un obiettivo a lungo termine: la creazione di un codice del diritto tributario. Questo codice sarà suddiviso in due parti, una generale e una speciale. La parte generale affronterà le questioni comuni al sistema fiscale, come il “Statuto del contribuente”, la dichiarazione dei redditi, l’accertamento, la riscossione, le sanzioni e il contenzioso. La parte speciale si concentrerà invece sulla disciplina delle singole imposte.

A differenza della priorità assegnata alla stesura dei testi unici, la codificazione è vista come il culmine dell’intero processo di riforma fiscale. La legge delega per la codificazione deve essere attuata entro dodici mesi dall’adozione dell’ultimo decreto delegato correttivo o integrativo.

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