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Guerra in Ucraina: un conflitto senza fine. Repubblicani a Biden: «Basta aiuti»

La guerra in Ucraina persiste senza cambiamenti significativi. La Russia minaccia con armi a lungo raggio, gli ucraini avanzano lentamente. Il ponte di Kerch è teatro di scontri. Aiuti militari e umanitari degli USA suscitano malumori interni.

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Il Presidente americano, Joe Biden
Il Presidente americano, Joe Biden (© ANSA)

La guerra in Ucraina prosegue con intensità crescente, ma apparentemente senza modifiche significative nei bilanci di potere. La situazione attuale sembra configurarsi come una guerra di logoramento, con entrambe le parti impegnate in attacchi, difese e contrattacchi continui.

I russi hanno cessato le cariche d’attacco, ma rimangono minacciosi grazie al loro arsenale di armi a lungo raggio. Gli ucraini, sebbene abbiano guadagnato terreno, avanzano con lentezza, aspettando il supporto degli alleati occidentali. Questo scenario dà vita a fronti sempre più caldi, l’ultimo dei quali coinvolge il ponte di Kerch, cruciale punto di collegamento tra la penisola di Crimea e il continente.

Questo ponte è stato bersaglio di nuovi attacchi, apparentemente sventati dalle forze russe. Nonostante i danni subiti, le forze di Mosca sostengono di aver abbattuto missili ucraini mirati all’infrastruttura. La tensione sale ulteriormente con dichiarazioni provocatorie e accuse reciproche tra le parti.

Combattimenti intensi e conflitti su tutti i fronti

La regione del Mar Nero è stata teatro di un nuovo episodio di sfida, quando l’Ucraina ha intimato alle forze navali russe di lasciare i porti ucraini. L’intelligence della Difesa ucraina ha diffuso un video che mostra droni navali in azione, dichiarando di “distruggere gli invasori di Mosca sulla terra, nell’aria e nel mare”.

Nel frattempo, il conflitto prosegue anche nei cieli, con le forze ucraine che hanno abbattuto tre droni nella regione di Zaporizhzhia. L’uso sempre più esteso dei droni sta portando persino all’introduzione di corsi per pilotarli nelle scuole superiori ucraine. Mentre il conflitto continua, un caccia da guerra russo è precipitato durante un’esercitazione, portando alla tragica morte dell’intero equipaggio.

Pressioni e malumori internazionali

Gli sforzi diplomatici non sono passati inosservati, poiché il presidente ucraino Zelensky ha cercato di promuovere una soluzione pacifica al conflitto. Il suo piano di pace, sostenuto da 58 Paesi secondo Andry Yermak, capo dell’ufficio presidenziale, sembra trovare consensi. Tuttavia, nonostante queste iniziative, la strada verso la pace sembra ancora lunga e difficile.

Il conflitto in corso sta mettendo sotto pressione anche gli Stati Uniti, principale finanziatore dell’Ucraina. Nonostante la richiesta di ulteriori aiuti militari e umanitari, l’opposizione interna sta crescendo. I rappresentanti repubblicani nel Congresso statunitense stanno manifestando la loro forte opposizione alla richiesta di fondi, affermando che l’America dovrebbe concentrarsi sui suoi cittadini e sul ripristino della sanità fiscale.

L’amministrazione Biden è ora chiamata a giustificare la strategia complessiva dietro il sostegno all’Ucraina, cercando di rispondere alle preoccupazioni crescenti riguardo alla durata e agli obiettivi del coinvolgimento.

Variazioni nell’opinione pubblica americana

L’opinione pubblica negli Stati Uniti è in evoluzione rispetto al conflitto in Ucraina. Mentre all’inizio dell’invasione russa il 62% dei cittadini statunitensi favoreggiava maggiori aiuti per l’Ucraina, questi numeri si sono ora ribaltati. Secondo un recente sondaggio della Cnn, il 55% degli intervistati ritiene che gli Stati Uniti non debbano stanziare ulteriori fondi per l’Ucraina, con il 71% degli elettori repubblicani che condivide questa posizione.

Il peso finanziario del conflitto sta avendo un impatto sulla percezione dell’opinione pubblica e potrebbe influenzare la campagna elettorale del presidente Biden, che cerca la rielezione nel 2024.

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