Idee & Consigli
Affrontare una separazione senza stress: cosa fare e il ruolo dell’avvocato

Tra i momenti più delicati da affrontare con il supporto dei professionisti troviamo la separazione. Una coppia che ha scelto di chiudere la propria relazione si trova in un periodo in cui spesso ci si sente soli, incompresi, tanto da non riuscire a ragionare lucidamente per quanto riguarda la separazione e in seguito il divorzio.
È uno dei motivi per cui talvolta la situazione sfocia in una battaglia giudiziaria che può essere persino lunga e dolorosa, in particolare se sono presenti anche dei figli.
Cosa fare in questi casi? Come affrontare una separazione senza stress? Il primo passo non riguarda solo la propria salute mentale, per quanto debba essere messa al primo posto. È importante avvalersi della figura di un avvocato, come lo studio legale Bocchi, al fianco delle famiglie durante la separazione e il divorzio.
La separazione, il momento più doloroso per una famiglia
Quando l’amore finisce lascia spazio a sentimenti contrastanti: una realtà che spesso finisce con la separazione coniugale. Per una coppia, tuttavia, è importante mettere al primo posto il benessere della propria famiglia: quando una separazione diventa un processo stressante, inevitabilmente porta a richiedere un’assistenza legale ben strutturata, con lunghe attese anche per quanto riguarda il tribunale.
Meglio propendere per un accordo, soprattutto se messo in campo con la strategia di mediazione e comunicazione: un approccio che torna utile a tutte quelle famiglie che hanno anche dei figli e dunque sperano di riuscire a mantenere un rapporto civile e cordiale.
In tutto questo non dobbiamo mai dimenticare il grande carico di stress emotivo. In questa fase così delicata della vita, la coppia si ritrova a dover ripensare totalmente alla propria esistenza senza il partner al proprio fianco.
La differenza tra separazione consensuale e giudiziale
C’è una netta differenza, da conoscere, tra la separazione consensuale e quella giudiziale. In molte coppie capita infatti, che solo uno dei due scelga di proseguire con la separazione; diverso invece il caso in cui entrambi scelgano di porre fine al proprio matrimonio in modo consensuale, depositando in tribunale l’accordo che è stato raggiunto. Solamente il giudice poi potrà esaminarlo e procedere con l’omologazione dopo aver accertato che rispetti entrambe le parti ed eventuali figli.
Se non si arriva a questo risultato, quindi uno dei due non ufficializza la volontà di separarsi o non si trova un accordo che vada bene per entrambe le parti, allora si arriva alla cosiddetta separazione giudiziale.
Parliamo di una procedura piuttosto lunga, in cui diventa importante il ruolo dell’avvocato, soprattutto perché, se la coppia ha dei figli, il giudice deve intervenire subito proprio per quanto riguarda l’affidamento e i relativi diritti di visita. Altri aspetti che vengono stabiliti con urgenza sono l’assegno di mantenimento dei figli e del coniuge.
La sentenza di separazione avverrà dopo l’istruttoria, quindi nel corso del tempo saranno depositati in tribunale documenti, testimonianze e perizie.
È bene sottolineare a questo punto che la maggior parte dei casi in cui si procede con la separazione giudiziale è per motivi legati all’accordo relativo agli assegni di mantenimento, quanto più per la volontà di non separarsi dal coniuge.
Il ruolo dell’avvocato
Non dimentichiamo che durante la separazione uno dei punti di riferimento per la coppia rimane l’avvocato. In questo caso si parla di assistenza legale specializzata, soprattutto perché è nell’interesse dell’avvocato proporre la migliore soluzione possibile.
Tra i punti che si osservano insieme al proprio legale c’è la tipologia di separazione, quindi consensuale o giudiziale, e la fase di mediazione e negoziazione.
Ma si discute anche dell’affidamento dei figli, del diritto di visita, della divisione dei beni e dell’assegno di mantenimento per i figli e per il coniuge. Un avvocato, inoltre, si occupa di difendere e rappresentare il proprio assistito in tribunale.
Ricordiamo che i tempi della separazione consensuale vanno da uno a sei mesi e i costi sono bassi, soprattutto se confrontati con la separazione giudiziale, per cui possono volerci fino a tre anni di tempo.
Per le coppie e per tutte le famiglie che hanno scelto di dividere le proprie strada, una separazione senza stress è possibile, ma è anche vero che la figura dell’avvocato rimane un punto di riferimento per affrontare questo periodo con maggiore serenità, soprattutto per riuscire ad affrontare i conflitti tra i coniugi grazie alla fase di mediazione.
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