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Regolamento Macchine: l’Ingegner Claudio Delaini analizza le implicazioni delle recenti modifiche

Regolamento Macchine 2023/1230: le novità su sicurezza informatica e degli operatori

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Macchine industriali
Macchine industriali (© Depositphotos)

L’Internet of Things (IoT), l’intelligenza artificiale e lo smart manufacturing stanno rivoluzionando la produzione industriale, segnando l’avvento della Quarta Rivoluzione Industriale. Queste tecnologie avanzate creano ambienti produttivi altamente connessi, dove i dati fluiscono in tempo reale tra macchine, sistemi gestionali e reti informatiche.

L’integrazione di robotica avanzata, big data, cloud computing e intelligenza artificiale consente alle aziende di raggiungere nuovi livelli di efficienza e flessibilità operativa. Tuttavia, questa connettività diffusa introduce anche nuove vulnerabilità e nuovi rischi per la sicurezza, ad esempio rendendo le infrastrutture produttive più esposte agli attacchi cibernetici.

Per rispondere a queste sfide, l’Unione Europea ha introdotto il Regolamento Macchine 2023/1230, che sostituisce la vecchia direttiva macchine, ormai superata. Sebbene in vigore dal 29 giugno 2023, il regolamento diventerà obbligatorio solo dal 20 gennaio 2027, dando alle aziende tempo per adeguarsi.

Vista la complessità del tema, abbiamo chiesto maggiori delucidazioni all’ingegnere Claudio Delaini, esperto in Certificazioni CE, che ci ha fornito una panoramica chiara e approfondita del contesto che ha reso indispensabile la redazione del nuovo Regolamento Macchine. Per chi desidera esplorare ulteriormente l’argomento, in questo approfondimento dell’Ing. Claudio Delaini, si analizza più nel dettaglio tutte le novità introdotte dal regolamento, offrendo un’analisi completa delle modifiche normative e delle varie implicazioni pratiche per le aziende.

Noi, in questo articolo, vediamo alcune delle principali novità apportate dalla nuova normativa.

Proteggere i sistemi produttivi dagli attacchi informatici

Come detto, nell’era della Quarta Rivoluzione Industriale, l’Internet of Things (IoT) e lo smart manufacturing stanno trasformando radicalmente il panorama della produzione industriale. Macchinari e dispositivi sono sempre più connessi, creando un ambiente produttivo in cui le informazioni fluiscono in tempo reale tra le macchine, i sistemi gestionali e le reti informatiche.

Questa connettività, se da un lato consente una maggiore efficienza e flessibilità operativa, dall’altro introduce nuove vulnerabilità legate alla sicurezza informatica. Attacchi cibernetici alle linee di produzione non sono più eventi rari, ma rappresentano una minaccia concreta per le aziende.

La Direttiva Macchine, che regola la sicurezza delle attrezzature industriali, non prendeva in considerazione tali rischi, essendo stata concepita in un’epoca nel quale il mondo dell’industria era assai differente.

Questa lacuna normativa ha spinto allo sviluppo di nuovi standard europei per la sicurezza delle reti informatiche, volti a proteggere i sistemi produttivi dagli attacchi dolosi. La crescente interconnessione richiede, quindi, un aggiornamento delle normative per garantire che i nuovi rischi siano adeguatamente gestiti.

Le nuove sfide poste dall’intelligenza artificiale

Un altro aspetto critico dell’evoluzione tecnologica è l’intelligenza artificiale (AI), che sta diventando una componente sempre più centrale nei macchinari industriali. L’AI, per sua natura, si evolve e apprende nel tempo, modificando il proprio comportamento in base ai dati e alle esperienze accumulate.

Tuttavia, una macchina dotata di AI può introdurre nuovi rischi nel corso della sua vita operativa, rischi che non erano prevedibili al momento della sua progettazione.

Per affrontare questa sfida, l’Unione Europea ha introdotto l’AI Act, una nuova normativa attualmente in fase di sviluppo, che entrerà in vigore parallelamente al nuovo Regolamento Macchine, garantendo un livello di protezione adeguato durante l’intero ciclo di vita del prodotto.

I robot collaborativi lavorano fianco a fianco con l’uomo

L’evoluzione tecnologica ha portato all’introduzione dei robot collaborativi, una delle innovazioni più significative nel mondo dei macchinari industriali.

A differenza dei tradizionali robot industriali, infatti, che operano in aree recintate per evitare interazioni pericolose con gli esseri umani, i robot collaborativi sono progettati per lavorare fianco a fianco con gli operatori umani.

Com’è facile intuire questa nuova modalità operativa solleva nuove importanti questioni sulla sicurezza, poiché i tradizionali approcci di separazione fisica non sono più applicabili. Per garantire la sicurezza in questi contesti, sono necessarie nuove logiche di sicurezza e normative aggiornate che tengano conto delle specificità dei robot collaborativi.

Le nuove norme introdotte dal Regolamento Macchine 2023/1230 sono state sviluppate proprio per affrontare e ridurre i rischi associati all’uso dei robot collaborativi nell’industria, facilitando la coesistenza uomo-macchina. Il regolamento impone requisiti stringenti sull’ergonomia, per minimizzare il disagio, la fatica e lo stress degli operatori, assicurando un ambiente di lavoro sicuro e confortevole.

Inoltre, le norme stabiliscono che i sistemi di comando dei robot devono essere progettati in modo da prevenire situazioni pericolose, soprattutto in caso di guasti o malfunzionamenti. Un esempio ci aiuta meglio a capire la complessità del problema e ce lo offre l’Ing. Claudio Delaini: “In caso di comando wireless, un guasto della comunicazione o della connessione o una connessione difettosa non deve comportare una situazione pericolosa.”

Per ridurre ulteriormente i rischi, il regolamento richiede che gli elementi mobili delle macchine siano progettati per evitare contatti pericolosi e infortuni, e se necessario, siano dotati di dispositivi di protezione adeguati.

Infine, viene posta particolare attenzione a prevenire movimenti incontrollati delle macchine, garantendo che eventuali derive dalla posizione di arresto non rappresentino un pericolo. Queste misure sono state introdotte per adeguare la sicurezza industriale alle nuove tecnologie e alle sfide dell’Industria 4.0, proteggendo gli operatori e riducendo al minimo i rischi.

Conclusioni

Adeguarsi al Regolamento Macchine prima della data di obbligatorietà offre significative opportunità – continua l’Ing. Claudio Delaini – comunicare ai clienti che la tua azienda già rispetta queste normative ti conferisce un’immagine di serietà, affidabilità e competenza.”

Inoltre, una gestione proattiva della sicurezza non solo non implica necessariamente costi aggiuntivi, ma può anche rappresentare un vantaggio competitivo, facendoti emergere come un’opzione preferibile rispetto ai concorrenti.

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