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Studenti fuorisede: stop alle case condivise, il nuovo trend è vivere da soli

Con la pandemia sono cambiate molte cose, tra queste anche la ricerca di soluzioni abitative diverse con maggior privacy

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Con la pandemia sono cambiate molte cose, e ne siamo consapevoli. Le nostre esigenze si sono modificate, e la ricerca del benessere ci ha invitato a rivedere molti aspetti della nostra vita. La ricerca di soluzioni abitative diverse dalle precedenti e la necessità di avere più privacy e indipendenza, per esempio, hanno spinto molte persone ad abbandonare le case in cui vivevano con i coinquilini, per ricercare una nuova casa in cui vivere da soli: una cosa che stanno facendo anche molti studenti fuori sede. Ci sono diversi motivi che hanno spinto i giovani verso questa direzione e se il primo è, come abbiamo spiegato, la ricerca di una maggiore privacy, un altro è quello di avere la possibilità di essere padroni al 100% della gestione della propria abitazione e di poter vivere in una casa dotata di tutte le comodità che si desiderano. Tuttavia, bisogna considerare anche altri aspetti.

Cambiano i tempi e le priorità

Gli studenti, negli ultimi tempi, hanno deciso di valutare altre priorità quando cercano una casa in affitto da fuorisede. Nello specifico, desiderano uno spazio che sia proprio al 100% dal punto di vista della vita fra le mura domestiche. Questo non significa decidere di comprare un appartamento, dato che spesso non si dispone della liquidità necessaria per muovere un passo economicamente così importante. Al contrario, si parte semplicemente con l’idea di affittare un appartamento da soli, rinunciando alla possibilità di dividere le spese con uno o più inquilini, ma anche scegliendo di vivere in modo più libero e tranquillo. Andare a vivere da soli costa sicuramente di più, ma i benefici che derivano da questa scelta non hanno prezzo.

Le nuove richieste dopo la pandemia

La ricerca di una casa in cui abitare da soli è legata principalmente alla ricerca di una privacy maggiore. Avere uno spazio tutto per sé, oggi, è una priorità di cui non si può fare a meno. Per privacy si intende anche la possibilità di ospitare a casa chiunque, come nel caso del proprio partner, senza doverne rendere conto a nessuno. In secondo luogo, c’è il desiderio di vivere in una casa più pulita, che può essere garantita soltanto se l’immobile non viene abitato da sconosciuti. Uno dei maggiori problemi della convivenza con altre persone, infatti, è proprio questo. Altre richieste nate dopo la pandemia sono anche la volontà di non accontentarsi e di vivere in una casa moderna, appena ristrutturata e accessoriata con ogni comfort. Uno spazio esterno, come un giardino o un balcone, sono altri spazi essenziali a cui non si vuole più rinunciare.

Aspetti da considerare per affittare una casa da soli

Prima di prendere in affitto una casa da soli, bisogna considerare una serie di aspetti. Si fa ad esempio riferimento alle forniture energetiche, alla verifica della funzionalità degli elettrodomestici e alla presenza dell’arredamento adeguato. La prima cosa da fare, comunque, riguarda l’attivazione delle utenze. Se la casa è priva di un contratto, con il contatore disattivato, si dovrà procedere al subentro luce, ad esempio con ENGIE, mentre se è già presente un contratto si potrà valutare l’alternativa della voltura. Ovviamente, prima di prendere qualsiasi decisione, è importante visitare la casa e valutarla in ogni aspetto, verificando anche lo stato degli arredi e degli elettrodomestici. Inoltre, mai sottovalutare un fattore come il contratto, che deve essere studiato nel dettaglio, valutando elementi quali il canone mensile, le eventuali spese incluse e la caparra da versare al proprietario di casa. Infine, si suggerisce di stipulare una polizza assicurativa per la casa.

Bonus e sconti per chi vive da solo

Gli sconti e i bonus di cui possono beneficiare i fuorisede non sono pochi. Si parla, ad esempio, dello sconto TARI e delle agevolazioni sugli affitti, e queste ultime possono essere richieste anche dai lavoratori fuorisede con un’età tra i 20 e i 30 anni. Ci sono, inoltre, anche altre misure, come il bonus mamme single. Ad ogni modo, prima di pensare a queste opportunità, è sempre il caso di informarsi sui requisiti necessari per accedere alle agevolazioni concesse. Ci si può rivolgere, per capire meglio come procedere, a un commercialista o a un avvocato, o approfondire attraverso la lettura delle guide pubblicate dai siti istituzionali, sempre molto chiare ed esplicative.

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