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Biella, polemiche per l’esecuzione di “Faccetta Nera” durante l’adunata degli Alpini

Durante l’adunata degli Alpini venerdì sera a Biella risuonano le note di “Faccetta Nera”. Condanna unanime da PD e Movimento 5 Stelle: «Le autorità locali prendano posizione»

Redazione Biella

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Alcuni partecipanti all’adunata degli Alpini a Biella cantano “Faccetta Nera”, ripresi in un video diffuso su Facebook
Alcuni partecipanti all’adunata degli Alpini a Biella cantano “Faccetta Nera”, ripresi in un video diffuso su Facebook

BIELLA – Durante l’adunata degli Alpini svoltasi a Biella venerdì sera, le note della canzone “Faccetta Nera”, associata al periodo del colonialismo fascista in Etiopia, sono state trasmesse attraverso gli altoparlanti in via Gramsci.

Come documentato da un video condiviso sui social network, decine di presenti – tra cui diverse persone con il tipico cappello alpino con la penna nera – hanno intonato il brano.

La reazione del Partito Democratico locale

Il Partito Democratico di Biella ha duramente condannato l’episodio. Elisa Francese, della segreteria provinciale del PD, e Andrea Basso, segretario del circolo cittadino, hanno dichiarato:

“Il canto fascista che celebra gli orrori del colonialismo del Duce, risuonato nella notte in via Gramsci, non ha nulla a che vedere con quanto stiamo celebrando in questi giorni. Ancor più in questa nostra città, è un insulto alla memoria. Ci attendiamo che su questo non ci siano distinguo politici.”

Il commento del Movimento 5 Stelle

Anche il Movimento 5 Stelle di Biella ha espresso una ferma condanna. In una nota firmata da Giuseppe Paschetto, coordinatore provinciale, e Karim El Motarajji, consigliere comunale, si legge:

“Condanniamo con forza i canti fascisti risuonati questa notte a Biella inneggianti alle turpi imprese coloniali del regime in Africa. Le note di Faccetta Nera sono una vergogna per la città, medaglia d’oro per la Resistenza. Ci aspettiamo una unanime condanna da parte di tutte le forze politiche e una presa di posizione da parte del Comune e dell’ANA. Gli alpini che si sono impegnati anche nella guerra di Liberazione non meritano tali inqualificabili atteggiamenti.”

Contesto e precedenti

Non è la prima volta che gli eventi degli Alpini generano polemiche. In passato, alcuni raduni sono stati oggetto di critiche per episodi di comportamenti inappropriati, soprattutto nei confronti delle donne delle città ospitanti.

Fonte: Dichiarazioni pubbliche e video diffusi sui social.

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