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Vendemmia 2023: uno sguardo alle previsioni vitivinicole di Veneto Agricoltura

La Vendemmia 2023 in Veneto si preannuncia buona ma non eccezionale. Malgrado l’incremento di superfici vitate, grandinate estive e malattie fungine hanno influenzato la raccolta. La produzione complessiva di uva dovrebbe aumentare del +5/6%

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Grappolo d'uva (© Depositphotos)
Grappolo d'uva (© Depositphotos)

La Vendemmia 2023 si presenta con una qualità dell’uva buona ma non eccezionale. In alcune aree, l’incremento delle superfici vitate ha portato ad un aumento quantitativo della raccolta, mentre in altre, le grandinate dei mesi estivi hanno influito negativamente.

La 49^ edizione dello storico focus di Regione del Veneto e Veneto Agricoltura ha sottolineato l’andamento dell’anno vitivinicolo, non solo nel Veneto e nel Nord Est, ma anche nelle principali regioni vitivinicole italiane e nei competitors esteri, Francia e Spagna. L’anno è stato segnato da abbondanti piogge e da malattie fungine, ma la qualità generale delle uve si mantiene su buoni livelli.

Calendario della raccolta

La vendemmia ha subito un ritardo di 7-10 giorni rispetto alle date consuete. La raccolta inizierà con le uve Pinot e Chardonnay nell’ultima settimana di agosto, seguita da Glera il 15 settembre, Merlot il 17, Corvina il 20 e Garganega il 25.

Le sfide climatiche e le risposte della viticoltura

Nicola Dell’Acqua, direttore di Veneto Agricoltura, sottolinea l’evoluzione del Trittico Vitivinicolo Veneto, che si sta allargando a livello nazionale, coinvolgendo diverse regioni italiane e ponendo l’attenzione anche su Francia e Spagna.

Dell’Acqua evidenzia l’importanza di prepararsi per gli eventi meteorologici estremi. Sebbene il 2022 sia stato segnato dalla siccità e il 2023 da abbondanti piogge, la viticoltura italiana ha dimostrato di poter affrontare queste sfide climatiche, grazie ad interventi mirati contro le malattie fungine.

Un’annata “difficile”

Nonostante le sfide, dove i problemi sono stati gestiti con professionalità, la produzione non dovrebbe subire grossi cali. Patrick Marcuzzo del Crea VE di Conegliano ha discusso delle influenze della peronospora sui raccolti, sottolineando le differenze tra i metodi di coltivazione integrata e biologica.

Se si considera la maggiore fertilità delle gemme e l’ingresso in produzione di nuove superfici vitate, la produzione totale di uva nel Veneto dovrebbe aumentare del 5-6%. Le province di Padova e Rovigo sono particolarmente ottimistiche, mentre altre aree, come la provincia di Treviso, mostrano aspettative miste.

Focus sulle province di Vicenza, Verona, Trento e Bolzano

Le province di Vicenza e Verona prevedono aumenti significativi nella produzione di uva, grazie sia alle condizioni climatiche favorevoli sia all’ingresso di nuove superfici vitate. Nel Nord Est, Trento e Bolzano si aspettano anch’esse una maggiore produzione, mentre il Friuli-Venezia Giulia prevede una crescita del 5-10%, principalmente a causa delle condizioni climatiche favorevoli.

In conclusione, nonostante le sfide presentate dal clima e dalle malattie, la Vendemmia 2023 nel Veneto e nelle regioni circostanti sembra promettente, con prospettive di aumento della produzione e mantenimento della qualità dell’uva.

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